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PARTITO L’ANTICIPO DELLA LIQUIDAZIONE DEGLI STATALI

Semaforo verde all’anticipo, fino a 45mila euro, del Tfs (Trattamento di fine servizio). Dopo un lungo procedimento durato più di un anno e mezzo, il provvedimento che consente di dare il via all’operazione è giunto in porto. Sull’argomento è intervenuto l’Inps, a dettare le regole, con la Circolare 130/2020, seguita dal Messaggio 4315 emanato nei giorni scorsi. Ma andiamo con ordine (sull’argomento vedi anche la news del 29 ottobre scorso, di cui al seguente link www.iomiassicuro.it/news/statali-parte-lanticipo-della-liquidazione).

Di che parliamo. Quando un dipendente pubblico va in pensione, normalmente deve aspettare alcuni anni prima di poter incassare integralmente la propria liquidazione. L’attesa è ancora più lunga per chi utilizza Quota 100: per chi sfrutta l’uscita anticipata, infatti, il momento del diritto al Tfs corrisponde a quello in cui avrebbero conseguito la pensione (di vecchiaia o anticipata) con le regole precedenti, quelle della legge Fornero.

Da qui, l’anno scorso, la decisione del Governo di varare il nuovo canale dell’anticipo bancario. La norma è stata inserita nel cosiddetto “decretone” all’inizio del 2019, il provvedimento con cui sono stati varati anche Quota 100 e Reddito di cittadinanza. Per dare attuazione alla norma serviva però un decreto attuativo (Decreto ministeriale del 19 agosto) che assorbe la ratifica dell’accordo quadro con l’Associazione bancaria italiana (Abi), pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 5 settembre scorso. In altre parole, l'anticipo del Tfr/Tfs consente di ottenere in tempi rapidi fino a 45mila euro.

Anticipo non per tutti. La circolare dell’Istituto precisa in primo luogo che l'anticipo non può essere richiesto per i pensionamenti con requisiti particolari, come quelli riservati alle Forze armate, Forze di polizia a ordinamento civile e militare e ai Vigili del fuoco, Opzione donna e Ape sociale

Tasso favorevole. Il tasso d'interesse con cui verrà erogato dalle banche l’anticipo del Tfs è di poco superiore all’1%. Il provvedimento fissa, infatti, un massimo al cosiddetto “Rendistato”, il rendimento di un paniere di titoli di Stato incrementato di 40 centesimi (stimato intorno a1l’1,2%).

Le simulazioni.  Gli interessati, dice la circolare, possono avviare la procedura con il servizio "quantificazione dell'anticipo finanziario Tfs/Tfr" collegandosi direttamente al sito dell’Istituto, www.inps.it (serve il Pin dispositivo) e digitando il termine "Quantificazione" nell’apposito campo di ricerca. Si dovrà quindi selezionare, a seconda del regime di Tfs o di Tfr, uno dei due servizi dedicati: "Simulazione del Tfs o invio domanda di quantificazione del Tfs" > "Quantificazione Tfs" "Richiesta quantificazione Tfr per dipendenti pubblici e dichiarazione beneficiari/eredi per liquidazione Tfr - Domanda" > "Quantificazione Tfr". In alternativa la domanda può essere inoltrata tramite patronato.

Entro 90 giorni dalla richiesta l'Inps renderà disponibile nell'Area personale del cittadino la certificazione dell'importo cedibile da utilizzare per concludere il contratto di finanziamento con l'istituto bancario.

Niente grandi banche. E veniamo alle note dolenti, sinora le banche aderenti sono solo nove: 1) Banca Adria Colli Euganei; 2) Banca di credito cooperativo dei Castelli Romani e del Tuscolo; 3) Banca di credito cooperativo di Capaccio Paestum e Serino; 4) Banca di credito cooperativo la Riscossa di Regalbuto; 5) Banca di Imola; 6) Banco di Lucca e del Tirreno; 7) Cassa centrale banca - Credito cooperativo; 8) Cassa rurale di Ledro; 9) Cassa di Ravenna. Per ora i maggiori istituti di credito si sono chiamati fuori.

 

www.inps.it