3 CATEGORIE A CONFRONTO
Sul piano della pensione obbligatoria, le prospettive sono molto diverse a seconda dei possibili casi:
1) se hai cominciato a lavorare (nel settore pubblico o in quell o privato) dopo il primo gennaio 1996, la tua pensione sarà calcolata interamente con il metodo contributivo: il tasso di sostituzione si abbasserà dall’80% del passato al 50%-60%, e a percentuali anche più basse se lavori in proprio;
2) se avevi più di diciotto anni di contributi al 31 dicembre 1995, si applica il vecchio sistema di calcolo, chiamato retributivo, e non subirai quindi alcuna penalizzazione;
3) se avevi meno di diciotto anni di contributi al 31 dicembre 1995, la tua pensione viene calcolata con un sistema misto, definito pro-rata, basato sulla combinazione dei due precedenti: il retributivo per i periodi precedenti al primo gennaio 1996 e il contributivo per quelli successivi.
Se rientri nella seconda categoria, per te la previdenza integrativa non è indispensabile: aderendo, peraltro, otterrai importanti vantaggi e incentivi fiscali che altrimenti non avresti. Se invece fai parte della prima o della terza, allora per te questo sistema rappresenta una strada praticamente obbligata. Oltre alla riduzione della pensione pubblica, devi tener conto di un altro fenomeno, l’allungamento della vita media: se vivi molto a lungo, infatti, i tuoi risparmi potrebbero non bastare. Se sei un giovane, inoltre, molto probabilmente avrai cominciato a fare i conti con una vita lavorativa discontinua e irregolare, magari con periodi più o meno lunghi non coperti dalla contribuzione: anche questo determinerà pensioni più basse.