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INTEGRAZIONE AL MINIMO, LE CONDIZIONI PER IL 2023

Per il 2023, con un minimo stabilito in 567,94 euro mensili, le condizioni per ricevere l'integrazione al minimo della pensione sono le seguenti:

1) in misura totale se il reddito personale non supera 7.384 euro (per chi è sposato il limite complessivo sale a 29.533 euro);

2) in maniera parziale da 7.329 a 14.758 euro (o da 21.986 a 29.315 per il reddito di coppia),  secondo l’importo della pensione a calcolo e la consistenza del reddito:

Se il reddito personale o di coppia è compreso tra i due estremi, l’integrazione avviene in maniera parziale. Tutto dipende dall’importo della pensione a calcolo e dalla consistenza del reddito. Questi i paletti: il limite di entrata personale va da 7.384 a 14.768 euro; quello di reddito di coppia da 22.150 a 29.533 euro.

Il reddito preso in considerazione per il diritto all’integrazione al minimo è quello assoggettabile all’Irpef, a eccezione di quello della casa d'abitazione. Non contano, quindi, i redditi esenti (pensioni di guerra, rendite Inail, pensioni agli invalidi civili).

Attenzione! L’integrazione al minimo non è invece prevista per la pensione calcolata interamente con il sistema contributivo.