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  • libero professionista

VIAGGIO NELLE CASSE PROFESSIONALI/3

VIAGGIO NELLE CASSE PROFESSIONALI/3

 

Terza tappa per il servizio sulle casse professionali. Passiamo in rassegna farmacisti, geometri e giornalisti free lance.

 

Farmacisti, in salita utili e donne

 

Nel bilancio preventivo 2022, L’Enpaf (Ente di previdenza e assistenza dei farmacisti) indica un utile di esercizio di oltre 128 milioni di euro, con entrate contributive stimate per circa 273 milioni totali. Il saldo previdenziale, dato dalla differenza tra entrate contributive e uscite per prestazioni, è pari a 101,8 milioni di euro.

 

Una cassa “rosa”. Al 31 dicembre del 2021 negli elenchi degli iscritti figurano 98.450 farmacisti, quota in ascesa rispetto all’anno prima. Inarrestabile, inoltre il processo di “femminilizzazione” in atto nella professione, considerato che, a oggi, almeno il 70% di chi la esercita è donna.

 

Sale l’assistenza. L'assistenza si suddivide in due tipologie di prestazioni: continuativa per età e continuativa per figli con grave disabilità, di età non inferiore a 21 anni.

I beneficiari dell’assistenza continuativa per età sono:

- pensionati Enpaf (età 65 anni, 60 anni se di invalidità)

- iscritti con età di 65 anni e 15 anni di iscrizione e contribuzione

- superstiti di farmacisti pensionati, iscritti o assicurati

I beneficiari dell’assistenza continuativa per figli con grave disabilità, di età non inferiore a 21 anni, sono:

- Iscritti Enpaf (cinque anni di iscrizione e contribuzione)

- Assicurati Enpaf (15 anni di iscrizione e contribuzione)

- Pensionati Enpaf

L’assegno mensile va da 460 euro, per un Isee entro i 30 mila euro, a 553 euro per un Isee fino a 10 mila euro

 

Una mano ai disoccupati. L’offerta assistenziale in crescita comprende per tutti gli iscritti (anche pensionati), l’assistenza sanitaria integrativa per i grandi interventi e la long term care, garanzia delle cure in caso di non autosufficienza.

Da qualche anno è stata introdotta la possibilità di riduzione del contributo per i farmacisti pensionati che ancora esercitano l’attività. Ed è stata lanciata un’iniziativa per rivitalizzare l’occupazione. Complessivamente sono stati destinati 500 mila euro per favorire l’assunzione o la permanenza in servizio di un farmacista giovane (dai 30 anni in giù), o in una condizione economica precaria, con età pari o superiore ai 50 anni e in disoccupazione da almeno sei mesi.

 

Farmacisti (Enpaf)

Iscritti

98.450

Pensionati

23.497

 

 

Costo contributivo

La cassa professionale si alimenta con un contributo, adeguato annualmente sulla base dell’indice di inflazione Istat pari (per il 2022) a 4.619 euro, a cui bisogna aggiungerne 28 per la quota assistenza e 8 per il fondo maternità. Riduzione di 1/3 per gli iscritti under 30 e pensionati (50%).

Pensione di vecchiaia

A 68 anni e nove mesi con almeno 30 anni di contribuzione

Pensione anticipata

Soppressa dal 2016

 

 

 

 

 

 

 

Calcolo della pensione

La misura della pensione è determinata dalla somma di tre quote.

A) Riferita all’anzianità contributiva maturata fino al 31.12.1994. Sono stabilite due quote fisse per ogni anno di contribuzione:

- 184 euro annui per ciascuno dei primi 15 anni

- 136 euro per ogni anno dopo il quindicesimo

B) Riferita all'anzianità contributiva maturata dal 1.1.1995 al 31.12.2003, attraverso una quota fissa per ogni anno di contribuzione: 176 euro annui.

C) Riferita all’anzianità contributiva maturata a partire dal 1.1.2004; quota fissa di 267 euro per ogni anno di contribuzione.

In caso di rinvio volontario del pensionamento, l'importo della pensione viene maggiorato dal 10% (un anno) sino al 60% (cinque anni).

 

 

 

Geometri, risultati positivi

 

La Cassa Italiana di Previdenza e Assistenza dei Geometri liberi professionisti, istituita nel 1955 come ente pubblico dal 1 gennaio 1995 è stata privatizzata e trasformata in associazione di diritto privato. A oggi conta poco meno di 86.000 iscritti, individuati negli all'albo professionale che esercitano, anche senza carattere di continuità ed esclusività, la libera professione.

La cassa prevede di spendere 543 milioni per le prestazioni istituzionali. E di ricavare 557 milioni di entrate contributive. Con un risultato di un saldo attivo di 21,2 milioni di euro.

Il bilancio di previsione 2022 evidenzia un risultato economico positivo pari a 12,4 milioni di euro. Con una crescita cumulata nel quinquennio 2016-2020 di circa il 25%, i redditi medi annui hanno raggiunto un picco di incremento nel 2020 dell’8%.

Per quanto riguarda la gestione patrimoniale della cassa, i dati dei redditi e proventi patrimoniali del 2022 prevedono un risultato complessivo di gestione di 24,5 milioni, di cui 4,3 relativi alla gestione immobiliare e 20,2 a quella mobiliare.

Un vantaggio per gli iscritti si realizza attraverso il contributo integrativo che i committenti devono versare sulla parcella del professionista, pari al 5% (4% se si tratta di enti pubblici). Una quota di questo contributo, anziché concorrere agli oneri di gestione della cassa, viene riversata sul montante dei contributi versati dal geometra. Secondo le previsioni attuariali, per la gran parte dei geometri iscritti, il meccanismo porterà a migliori trattamenti di pensione, pur con il sistema contributivo, con un incremento medio del 33%.
 

Una mano ai più deboli. La cassa offre poi condizioni di vantaggio a pensionati di invalidità, neodiplomati e praticanti (sotto i 30 anni) nei primi cinque anni di iscrizione. E, come la maggioranza degli enti di previdenza dei liberi professionisti, da tempo rivolge la propria funzione verso misure di welfare attivo, che consentano agli iscritti di avere aiuti nel campo professionale, sanitario e familiare (interventi a favore dei superstiti, iscritti affetti da gravi malattie, aiuti in caso di gravidanza).

Al finanziamento si provvede, ogni anno, con l’1% delle entrate che derivano dal contributo integrativo, accertate nell’esercizio precedente.

 

 

Geometri (Cipag)

Iscritti

84.202

Pensionati

30.515

Costo contributivo

Contributo soggettivo: 18% del reddito professionale dell'anno precedente dichiarato ai fini Irpef, con un massimale di 156.800 euro con un minimo di 3.340; 3,5% della parte di reddito che supera i 156.800 euro.

Contributo integrativo (ripetibile nei confronti dei clienti): 5% dei corrispettivi assoggettati a iva, con un minimo di 1.660 euro.

Quota fissa di 16 euro per il fondo maternità.

Pensione di vecchiaia

A 70 anni con almeno 35 anni di contribuzione

Pensione anticipata

40 anni di contribuzione a prescindere dall’età

 

 

 

 

 

 

Calcolo della pensione

Metodo reddituale.

Reddito pensionabile: media dei 25 più elevati redditi professionali dichiarati ai fini Irpef negli ultimi 30 anni, rivalutati in base all'indice Istat.

Rendimento per ogni anno di contribuzione:

  • 1.75%

fino a 11.950 euro

  • 1,50%

da 11.951 a 35.850 euro

  • 1,20%

da 35.851 a 71.650 euro

  • 0,90%

da 72.651 a 95.550 euro

  • 1,60%

da 95.551 a 119.450 euro

  • 0,30%

da 119.450 a 159.500 euro

 

 

 

Giornalisti free lance, sempre più numerosi

 

I numeri del bilancio dell'Inpgi 2, gestione separata per cococo e free lance, sono la testimonianza più visibile del cambiamento strutturale che la professione giornalistica sta attraversando in Italia. La costante espulsione di giornalisti dipendenti dalle redazioni comporta un'altrettanto costante crescita dei lavoratori autonomi. Negli stessi anni in cui i rapporti di lavoro dipendente sono  scesi del 15%, gli iscritti attivi alla gestione separata sono aumentati di oltre il 29%.

 

Tutti all’Inps. A riprova che le cose vanno male nella gestone principale (quella dei dipendenti) occorre registrare la grande novità relativa alla sua soppressione. Infatti, a causa del grave squilibrio tra prestazioni ed entrate contributive, dal 1 luglio 2022, come stabilito dall’ultima legge di Bilancio (n.230/2021, articolo 1, comma 103), la gestione dell'Inpgi confluisce nell'Inps.

E' il segnale che la professione sta cambiando radicalmente e che le modalità di lavoro assomigliano sempre di più a quelle degli altri professionisti. Anche il futuro di questo lavoro sarà probabilmente in prevalenza nelle mani di lavoratori autonomi.

 

I numeri. I dati dei bilanci dell’Inpgi 2 continuano a testimoniare la progressiva trasformazione del lavoro giornalistico, in atto da vari anni. Il numero degli iscritti e la contribuzione obbligatoria alla gestione separata confermano la loro costante crescita, speculare alla diminuzione di quelli della gestione principale.

Le trasformazioni tecnologiche hanno comportato che le tradizionali funzioni e competenze professionali del giornalista debbano integrarsi e in alcuni casi includere abilità e conoscenze tecniche nuove.

Il lavoro, che genera la contribuzione e dà così stabilità ed efficacia al sistema della previdenza obbligatoria, nell’ambito giornalistico, richiede quindi un urgente e non più rimandabile ammodernamento delle norme che regolano l’accesso alla professione e il suo esercizio. Perché la previdenza dei giornalisti possa essere in grado di rappresentare il complesso sistema dell’informazione, stando al passo con la sua evoluzione.

 

Crescono di poco gli iscritti. La gestione previdenziale tiene conto degli effetti a regime delle modifiche introdotte con il nuovo regolamento del 2019. L’avanzo di gestione previsto per l’anno 2022 è pari a 38,1 milioni di euro, in linea con l’assestamento 2021.

Il risultato della gestione previdenziale viene stimato per il 2022 in 48,3 milioni, contro i 49,3 dell’assestamento 2021, in flessione del 2,12%.

Il totale dei contributi obbligatori previsti per il 2022 (52,3 milioni di euro) presenta un aumento del 1,41% rispetto ai 51,6 milioni del dato 2021. Nell’ambito del numero degli iscritti, alla data di redazione del bilancio, si rileva una crescita pari all’1%, passando dai 44.921 di fine 2020 agli oltre 46 mila (in larga maggioranza donne). Sul fronte dei costi previdenziali complessivi, si stima per il 2022 un importo di 10,6 milioni, superiore a quanto risulta in assestamento 2021 per 0,3 milioni (+3,14%).

 

Welfare prima di tutto. L’obiettivo dell’ultima riforma è duplice: da una parte cercare di migliorare le prestazioni pensionistiche future, dall’altra offrire maggiori coperture di welfare. Fermo restando che nessuno può intervenire sul vero, drammatico problema del lavoro autonomo giornalistico, e cioè l’insufficienza dei redditi.

Due, in particolare, le attività realizzate in favore degli iscritti, nell'ambito delle politiche di welfare integrato.

In primo luogo, le polizze di assistenza sanitaria integrativa, in collaborazione con Casagit, con tre anni di copertura gratuita a coloro che hanno percepito un reddito medio compreso tra 2.100 euro e 30.000 euro lordi annui. Poi, la diaria da ricovero (indennità giornaliera).

Rientra infine tra le prestazioni dell'Inpgi 2 la concessione di alloggi in locazione a favore di iscritti alla gestione separata.

 

 

Giornalisti freelance (Inpgi2)

Iscritti

46.150

Pensionati

1.435

 

 

 

 

 

 

 

Costo contributivo

Contributo soggettivo: è pari al 12% fino a un reddito di 24.000 euro e al 14% per le quote eccedenti. Il riferimento è costituito dal reddito professionale netto di lavoro autonomo giornalistico prodotto nell'anno, risultante dalla relativa dichiarazione Irpef (imponibile fiscale).

Il reddito da assoggettare a contribuzione non può comunque essere superiore a un massimale che – per l’anno 2022 – è pari a 105.014 euro.

Il contributo soggettivo, da parte sua, non può essere inferiore ai valori minimi stabiliti annualmente (nel 2022 pari a 257,24 euro).

Contributo integrativo (ripetibile nei confronti dei clienti): 4% dei corrispettivi assoggettati a iva, con un minimo di 85,65 euro.

Quota fissa di 32 euro per il fondo maternità.

Pensione di vecchiaia

A 66 anni con almeno 20 anni di contribuzione, oppure a 71 anni con almeno cinque anni

Pensione anticipata

Con 64 anni e 20 di contributi, o con 40 anni di contribuzione

Calcolo della pensione

Sistema contributivo. I coefficienti di conversione del capitale accumulato sono gli stessi previsti per l’Inps