SPECIALE BONUS 600 EURO E CONGEDO COVID-19
Quasi 2,5 milioni di domande per oltre 5,1 milioni di beneficiari. Sono i dati, aggiornati alle 8 del venerdì 3 aprile, relativi alla valanga di richieste presentate sul sito dell’Inps per le prestazioni previste dal decreto Cura Italia per fronteggiare l’emergenza Corona virus. Nel dettaglio, informa l’Istituto, sono state 2.092 milioni quelle relative al bonus 600 euro per gli autonomi, 184mila quelle per i congedi parentali e oltre 20mila per il bonus baby sitting. Oltre 101mila domande per 1,9 milioni di beneficiari sono state quelle relative alla Cassa integrazione guadagni ordinaria; infine 58mila, per quasi 953mila beneficiari, per l’assegno ordinario.
Quest’enorme molte di domande ha portato mercoledì primo aprile a un blocco del sito che si è protratto per alcune ore. Per questo si è deciso che, a partire dal pomeriggio del 2 aprile, dalle 8 alle 16 potranno accedere al portale Web dell'Istituto solo patronati, consulenti del lavoro e commercialisti. I cittadini potranno farlo dopo le quattro di pomeriggio. In questo speciale tutte le informazioni utili sul bonus 600 euro (che riguarda anche i professionisti iscritti alle rispettive Casse previdenziali) e il congedo parentale.
L’accesso ai servizi. Il decreto-legge n. 18 del 17 marzo (cosiddetto “Cura Italia”) attribuisce all’Inps il compito di attuare le misure disposte dal Governo a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese individuali. Anche queste nuove prestazioni saranno accessibili esclusivamente in modalità telematica.
L’accesso ai servizi online dell’Inps può avvenire attraverso una delle seguenti modalità:
1) Pin dispositivo rilasciato dall’Inps (per alcune attività semplici di consultazione o gestione è sufficiente un Pin ordinario);
2) Spid di livello 2 o superiore;
3) Carta d’Identità elettronica 3.0 (Cie);
4) Carta nazionale dei servizi (Cns).
Chi è in possesso di una qualsiasi delle precedenti credenziali potrà utilizzarle anche per l’inoltro delle nuove domande di prestazione introdotte dal decreto Cura Italia.
Inoltre, per garantire a tutti i cittadini il diritto di accesso alle prestazioni economiche e agli altri servizi individuali con modalità interamente telematiche, l’Istituto ha messo in atto un duplice intervento per:
1) semplificare la modalità di compilazione e invio on line per alcune delle domande di prestazione per l’emergenza Coronavirus (ex D.L. n. 18/2020);
2) predisporre una nuova procedura di rilascio diretto del Pin dispositivo tramite riconoscimento a distanza.
Modalità semplificata. La modalità semplificata consente ai cittadini di compilare e inviare le specifiche domande di prestazioni, previo inserimento della sola prima parte del Pin, ricevuto via Sms o e-mail, dopo averlo richiesto tramite portale o Contact center.
La richiesta del Pin può essere effettuata attraverso i seguenti canali:
1) sito internet www.inps.it, utilizzando il servizio “Richiesta Pin”;
2) Contact center, chiamando il numero verde 803164 (gratuito da rete fissa), oppure 06/164164 (a pagamento da rete mobile).
Una volta ricevute (via sms o e-mail) le prime otto cifre del Pin, il cittadino le può immediatamente utilizzare in fase di autenticazione per la compilazione e l’invio della domanda on line per le sole “eccezionali” prestazioni connesse all’emergenza sanitaria. Qualora il cittadino non riceva, entro dodici ore dalla richiesta, la prima parte del Pin, è invitato a chiamare il Contact center per la validazione della richiesta.
Per eventuali chiarimenti sulle modalità di richiesta e gestione del proprio Pin, l’ente invita a fare riferimento alla guida accessibile dalla home page del portale (www.inps.it) , seguendo il seguente percorso:
1) link “Assistenza” (in alto a sinistra)
2) link “Ottenere e gestire il Pin” (menù di sinistra)
Il bonus dei 600 euro. Il Bonus 600 euro è cumulabile con l'indennità di disoccupazione: Dis-coll nel caso dei co.co.co. e Naspi per i lavoratori stagionali del turismo. A precisarlo è l'Inps nella circolare n. 49/2020 con le istruzioni relative all'indennità che è rivolta, tra l'altro, a professionisti senza cassa, collaboratori coordinati e continuativi, artigiani, commercianti e altri lavoratori autonomi. Ma vediamo meglio.
Professionisti senza cassa. La prima categoria di beneficiari è quella dei cosiddetti “battitori liberi”, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici con lavoro autonomo. Le condizioni sono: a) titolarità di partita Iva e iscrizione alla gestione separata Inps al 23 febbraio; b) non iscrizione ad altra previdenza obbligatoria alla data di presentazione della domanda; c) non titolarità di pensione diretta.
Collaboratori coordinati e continuativi. Il bonus spetta ai Co.co.co. a quattro condizioni: a) titolarità di un contratto di Co.co.co. al 23 febbraio; b) iscrizione alla gestione separata Inps in qualità di “esclusivi” (con aliquota piena, al 34,23%); c) non iscrizione ad altre previdenze obbligatorie alla presentazione della domanda; d) non titolarità di pensione diretta.
Lavoratori autonomi dell'Inps. Il bonus spetta anche ai lavoratori iscritti alle gestioni speciali Inps di artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni. Tra i destinatari l'Inps annovera imprenditori agricoli professionali, coadiuvanti e coadiutori artigiani, commercianti e altri lavoratori agricoli. Due le condizioni: a) non titolarità di pensione diretta; b) non iscrizione ad altra previdenza obbligatoria, alla presentazione della domanda, fatta eccezione per la gestione separata Inps e l'Enasarco.
Stagionali del turismo. Beneficiari sono i lavoratori dipendenti, in particolare con qualifica di stagionali dei settori turismo e stabilimenti termali. Tre le condizioni: a) aver cessato involontariamente il rapporto di lavoro tra il primo gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 (non vi rientra chi si è “dimesso”); b) non titolarità di pensione diretta; c) non titolarità di rapporto dipendente (che non vuol dire “essere disoccupati”) al 17 marzo. L'Inps elenca nella richiamata circolare i settori in base al codice di inquadramento.
Settore agricolo. Beneficiari sono gli operai agricoli a tempo determinato e figure equiparate: coloni e compartecipanti familiari. Due le condizioni: a) 50 giornate di lavoro svolto nell'anno 2019; b) non titolarità di pensione diretta.
Lavoratori dello spettacolo. Beneficiari sono i lavoratori iscritti al fondo pensioni lavoratori dello spettacolo Inps (Fpls), a tre condizioni: a) non titolarità di pensione diretta; b) non titolarità di rapporto dipendente al 17 marzo; c) almeno 30 contributi giornalieri versati nel 2019 al Fpls, da cui deriva, nello stesso anno, un reddito fino a 50.000 euro.
Bonus e cumulabilità. Il bonus di 600 euro erogato dall'Inps, non costituisce reddito imponibile e non dà diritto all'accredito di contributi figurativi, né all'assegno al nucleo familiare. Il bonus non è “compatibile” con l'assegno ordinario d'invalidità né con il reddito di cittadinanza. Nel caso di professionisti senza cassa e di Co.co.co. è cumulabile con la Dis-Coll. Nel caso dei dipendenti stagionali (turismo e stabilimenti termali) è cumulabile con la Naspi.
Per tutti i lavoratori, infine, il bonus può essere cumulato con erogazioni monetarie a titolo di borse lavoro, stage, tirocini, nonché con i premi o sussidi per fini di studio o di addestramento, con i premi e compensi per lo svolgimento di attività sportiva dilettantistica e con le prestazioni di lavoro occasionale nei limiti di compensi di importo fino a 55 mila euro.
Il Congedo Covid-19. Dal primo aprile si possono presentare anche le domande per il nuovo congedo Covid-19. Dal 30 marzo, infatti, l'Inps ha messo in linea su Internet la procedura per la compilazione e l'invio, on line, delle richieste del nuovo congedo a favore di dipendenti, lavoratori iscritti alla gestione separata e lavoratori autonomi che non possono utilizzare la procedura ordinaria. A renderlo noto è lo stesso Inps con il messaggio n. 1416/2020.
Il nuovo congedo Covid-19 è del tutto simile a quello parentale, fatta eccezione per le maggiori tutele previste. Garantisce infatti ai genitori un'indennità del 50% della retribuzione, senza condizioni di reddito, quando è richiesto per figli fino a 12 anni, in luogo dell'indennità al 30% prevista per il congedo ordinario.
I dipendenti che stanno fruendo di un congedo parentale per domande precedentemente presentate non devono fare nuova richiesta. E’ l'Inps a convertire il congedo da parentale a Covid-19. Per i genitori di figli d'età fino a 12 anni, si può ottenerlo a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell'attività lavorativ; o disoccupato o non lavoratore; o che fruisca contemporaneamente di congedo Covid-19. Inoltre non dev’essere stato richiesto il bonus alternativo per i servizi di baby-sitting.
Ai genitori di figli disabili d'età oltre 12 anni è richiesto anche che il figlio sia disabile grave e che sia iscritto a scuole di ogni ordine grado o in centri diurni a carattere assistenziale. La dichiarazione sulla sussistenza di tutte queste condizioni è resa e stampata nel riepilogo della domanda. Per le domande di congedo Covid-19, spiega l'Inps, non è ammesso l'accesso semplificato. Occorre, quindi, avere il codice Pin rilasciato dall'Inps oppure Spid, Cie, Cns.
Il bonus da 600 euro per i liberi professionisti. Un boom di richieste per l'indennità di 600 euro, ma con pochi intoppi informatici, è stato registrato anche dalle Casse di previdenza dei liberi professionisti iscritti agli Ordini (avvocati, ingegneri, medici, ecc.).
L'Enpam (medici e odontoiatri), cui sono associati 366mila persone, alle ore 18 del primo aprile contava 9.113 domande. I medici hanno hanno accolto con favore pure la scelta dell'ente di destinare nei giorni scorsi mille euro (al massimo per tre mesi) a chi esercita la libera professione, vittima di unimportante calo del reddito a causa del l'emergenza Coronavirus. La delibera sarà operativa dopo il varo dei ministeri del Lavoro e dell'Economia. Tuttavia le richieste già ammontano a 22.815. Il sistema, rende noto l'Ente, non soltanto si è dimostrato efficiente, ma si rileva che “alle 13:30, in un secondo, 1.700 utenti contemporaneamente vi hanno avuto accesso”. La Cassa forense fa sapere di attenderne, complessivamente, circa 100mila, su una platea di oltre 240mila avvocati. E, a quanto ci risulta, Inarcassa, che ha negli elenchi oltre 168mila tra ingegneri e architetti, avrebbe superato le 20mila unità.
Fra gli enti che hanno tra 60mila e 70 mila iscritti, all'Enpap (psicologi) si contano più di 17mila domande e all'Enpapi (infermieri) circa 600. Scattato il via libera il mezzogiorno del primo aprile, gli iscritti hanno trovato sul sito del proprio ente, le indicazioni per presentare l'ammissione al “reddito di ultima istanza”. In concomitanza con la messa online del servizio, il presidente dell'Associazione delle Casse (Adepp) Alberto Oliveti aveva raccontato delle “rassicurazioni” ricevute dal ministero del Lavoro sulle “risorse sufficienti per tutti”, e ricordato a “chi non dovesse riuscire a presentare domanda nell'immediato» che «avrà tempo fino al 30 aprile”. Il “sovraccarico” temporaneo non ha impedito neppure a circa 20mila dottori commercialisti (su più di 70mila iscritti) di depositare istanza alla Cnpadc (Cassa nazionale di previdenza dei dottori commercialisti).
L'Enpacl (consulenti del lavoro) informa che “nel 2018 quasi 16mila sui 26mila associati hanno prodotto un reddito fino a 50mila euro” e, di questi, “5.200 hanno fatto richiesta nell'arco di quattro ore” Alle 20, la Cnpr (ragionieri) aveva ricevuto 3.396 istanze di sussidio dai ragionieri, l'Inpgi (giornalisti) ne contava circa 6mila, mentre la Cassa del Notariato ne ha (finora) avute 120, su circa 5.200 iscritti. Infine, l'Eppi (periti industriali) ha raccolto 1.551 richieste (su circa 14mila associati) per ottenere i 600 euro. E ha superato una breve fase di intenso traffico online, “agendo sul server della Cassa”, e consentendo a tutti di depositare l'istanza.