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PENSIONI, NEL 2022 RIVALUTAZIONE MASSIMA DELL’1,7%

Da gennaio 2022 dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) scattare gli aggiornamenti delle pensioni, in base all’aumento del costo della vita. Secondo le prime rilevazioni dell’Istat, a settembre il tasso di inflazione ha toccato l'1,7% e quindi difficilmente scenderà. Gli aumenti sono dovuti alla necessità di compensare l’incremento dei prezzi. Per più di 22 milioni di titolari di trattamenti pensionistici ci sarà quindi un adeguamento dell’assegno, che solo per quanto riguarda l’Inps graverà per circa 4 miliardi di euro (la rivalutazione degli assegni toccherà anche gli altri enti pensionistici, vedi Inpgi).

 

Ritorno all’antico. La rivalutazione dell’1,7% non sarà uguale per tutti ma varierà a seconda della fascia di appartenenza di ciascun pensionato. L’aumento sarà calcolato in base al metodo di perequazione che il Governo vorrà adottare. Dovrebbe (e qui sta il condizionale) tornare in vigore il sistema a scaglioni, più vantaggioso per il pensionato perché le decurtazioni del tasso di rivalutazione si applicano solo sulle quote di assegno superiori a certe soglie.

Secondo alcune stime che giungono dai tavoli dei tecnici del Ministero dell'Economia e delle finanze  coloro che incassano 1.500 euro mensili (la fetta più numerosa dei pensionati) dovrebbero poter contare su un importo aggiuntivo di circa 300 euro l’anno. Tradotto in parole più semplici, questo significa che a gennaio 202, il pensionato vedrà la propria rendita aumentata di 25 euro lorde al mese. 

 

Il metodo. In sostanza, il recupero dell'inflazione sarà al 100% per la parte di pensione fino a 2.000 euro mensili lordi, al 90% per le pensioni che sono 4 e 5 volte il minimo (che corrisponde a 500 euro) e al 75% oltre questa soglia.

 

Le risorse disponibili. Per il capitolo previdenza, la Legge di Bilancio 2022 dovrebbe stanziare circa cinque miliardi di euro. Il lavoro per definire le misure sarebbe ancora in alto mare. Per le pensioni dovrebbero essere impegnati in parte per la rivalutazione degli assegni e in parte per attutire la fine di Quota 100. E continuare a consentire forme di uscita anticipata, non solo attraverso l'ampliamento dell’Ape sociale, con requisiti ridotti rispetto allo “scalone” della legge Fornero. 

Per saperne di più, non resta altro che leggere la pima bozza della Legge di Bilancio 2022, attesa per la fine del mese di ottobre.

 

Così le pensioni nel 2022

Trattamento minimo

€ 524,56

 

Assegno sociale

€ 468,10

 

Pensione sociale

€ 385,78

 

 

… superiori al minimo

 

Pensione annua al dicembre 2021

Aumento

Fino a € 6.703

1,70%

Da € 6.704 a € 8.765

1,53%

Oltre € 8.765

1,275%

 

 

www.inps.it

www.istat.it