ASSEGNI FAMILIARI, L’INPS FISSA I LIMITI DI REDDITO PER IL 2021
Come l'assegno per il nucleo familiare (Anf), anche i vecchi assegni familiari, fermi ancora a 10,21 euro al mese (19.760 delle vecchie lire) sono condizionati dal reddito. I limiti da considerare sono rivalutati ogni anno in ragione del tasso d'inflazione programmata: per il 2021 si registra un aumento dello 0,8%, cioè appunto quest'ultimo valore. Lo rende noto l’Inps con la Circolare 157/2020.
Gli assegni familiari spettano ai soli soggetti esclusi dalla normativa dell'Anf (diretta ai lavoratori dipendenti), vale a dire:
1) lavoratori autonomi, ossia coltivatori diretti, mezzadri e coloni (il cui importo mensile è però fissato a 8,18 euro);
2) piccoli coltivatori diretti che integrano fino a 51 le eventuali giornate di lavoro agricolo dipendente;
3) pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e coltivatori).
In allegato pubblichiamo la sola tabella "base", che riguarda la generalità degli interessati. Per quanto riguarda invece i soggetti:
1) nella condizione di vedovo/a, divorziato/a, separato/a legalmente, abbandonato/a, celibe o nubile, occorre maggiorare i valori del 10%;
2) il cui nucleo familiare comprende persone, per le quali possono attribuirsi i trattamenti di famiglia, dichiarate totalmente inabili, i valori vanno maggiorati del 50%;
3) vedovo/a, divorziato/a, separato/a legalmente, abbandonato/a, celibe o nubile, nonché nel cui nucleo familiare siano comprese persone, per le quali possono attribuirsi i trattamenti di famiglia, dichiarate totalmente inabili, occorre maggiorare i valori del 60%.
I limiti di reddito mensile da considerare ai fini dell'accertamento del carico insufficienza economica, e quindi del riconoscimento del diritto agli assegni familiari, sono fissati per il 2021 in 726,11 euro per il coniuge, per un genitore per ciascun figlio o equiparato e 1.270,69 euro per due genitori.