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PENSIONATI STATALI, LA LIQUIDAZIONE ARRIVERÀ PRIMA

Gli statali che vanno in pensione non dovranno più aspettare i 67 anni per percepire la liquidazione. La Corte di Conti ha approvato un decreto del Consiglio dei ministri che a breve vedrà nelle tasche di molti neopensionati del pubblico impiego un lauto anticipo.

I futuri pensionati statali potranno dunque ottenere una liquidazione più rapida su Tfr e Tfs (trattamento di fine servizio) fino a 45 mila euro. La misura si applicherà a lavoratori che si apprestano ad andare in pensione anticipata di vecchiaia o con Quota 100. La misura vale sia per il Tfr, sia per il Tfs che ogni lavoratore accumula.

 

La situazione attuale…

Il provvedimento modifica l’attuale regola, che prevede un’attesa di circa 12 mesi per la liquidazione per cessato servizio (con i mesi che raddoppiano nei casi in cui la cessazione del lavoro faccia seguito a dimissioni o licenziamento). Questo vale per i primi 50 mila euro di liquidazione; in caso di  parte eccedente, per quest’ultima il pensionato deve solitamente aspettare altri 12 mesi. In questo modo, le attese si sommano e diventano lunghe per diversi anni.

Questa limitazione diventa ancora più pesante per i pensionati con Quota 100: i pensionati che ne usufruiscono maturano infatti il diritto alla liquidazione soltanto all’età in cui avrebbero ricevuto la pensione anticipata o di vecchiaia. Questo vuol dire che alcuni sono costretti ad attendere fino a 67 anni.

 

… e quella nuova

La nuova misura porta il tetto per l’anticipo da 30 a 45 mila euro. Gli statali dovranno dunque presentare una documentazione per ottenere, in tempi più rapidi, la liquidazione. Ora si attende la stipula delle convenzioni con l’Abi per rendere operativa la nuova misura.

 

http://www.funzionepubblica.gov.it