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MATERNITÀ E PATERNITÀ PIÙ TUTELATE

Una maternità decisamente più tutelata per tutti i lavoratori, dipendenti, professionisti e autonomi. Per i primi i mesi di congedo parentale indennizzati salgono da sei a nove. E da sei a 12 anni del figlio il periodo per poterlo utilizzare.

Ai professionisti e lavoratori autonomi, è esteso, in caso di gravidanza a rischio, il diritto all'indennità giornaliera anche per periodi precedenti i due mesi prima del parto. Le novità sono contenute nel decreto legislativo, approvato in via definitiva dal consiglio dei ministri, in attuazione di una direttiva europea n. 82019/1158.

Il provvedimento intende promuovere un miglioramento della conciliazione tra i tempi di vita lavorativa e di vita familiare a tutti i lavoratori. Con compiti di cura in qualità di genitori o di prestatori di assistenza. Nonché di conseguire una più equa condivisione delle responsabilità tra uomini e donne, per un'effettiva parità di genere sia sul lavoro, sia in famiglia.

 

Congedo di paternità. Diverse le novità. Tra queste, viene reso strutturale il congedo di paternità obbligatorio di dieci giorni, fruibile dal padre lavoratore tra i due mesi precedenti e i cinque successivi al parto, in caso di nascita o di morte perinatale del bambino.

Si tratta di un diritto autonomo e distinto che spetta al padre lavoratore, in aggiunta al congedo di paternità “alternativo”, spettante solo nei gravi casi di morte, grave infermità o abbandono del bambino da parte della madre.

 

Congedo parentale. Attualmente, per il congedo parentale, alle lavoratrici e ai lavoratori spetta un'indennità fino al sesto anno di vita del bambino, pari al 30% della retribuzione. Per un periodo massimo di sei mesi diviso tra madre e padre (anche tutti e sei a un solo genitore). Il recente provvedimento normativo estende il diritto all'indennità fino ai 12 anni di vita del bambino e prevede una diversa ripartizione tra i genitori. In particolare, l'indennità rimane pari al 30% della retribuzione, ma spetta:

- in tre mesi, non trasferibili, a ciascun genitore per un periodo totale di sei mesi;

- per un ulteriore periodo di tre mesi, trasferibile tra i genitori e fruibile in alternativa tra loro.

Pertanto, i mesi di congedo coperti dall'indennità salgono da sei a nove. Inoltre, è elevata da dieci a 11 mesi la durata complessiva del diritto al congedo parentale che spetta al genitore solo (sostegno ai nuclei familiari monoparentali).

 

Più difficile per le autonome. Una novità interessa professioniste (con cassa) e lavoratrici autonome. Oggi le due categorie hanno diritto all'indennità di maternità per il periodo che va da due mesi antecedenti la data del parto ai tre mesi successivi. La misura è pari all'80% di 5/12 del reddito professionale denunciato al fisco. E all'80% della retribuzione minima giornaliera degli operai agricoli alle lavoratrici autonome.

Il decreto estende, a entrambe le categorie, il diritto all'indennità in "caso di gravi complicanze della gravidanza o di persistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza" accertate dall'Asl.