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VIA LIBERA AL NUOVO ISEE CORRENTE

Partito l’aggiornamento per il rilascio dell’Isee, l’indicatore della situazione economica che quantifica la ricchezza della famiglia. Chi ha perso lavoro, ha visto ridurre il suo reddito familiare oltre il 25%, oppure ha smesso di ricevere trattamenti assistenziali, indennità previdenziali (tra cui il reddito di cittadinanza), può farsi rielaborare dall'Inps un nuovo Isee che tenga conto di queste variazioni. Lo spiega una apposita nota dell’ente (messaggio n. 3835/2019), dove si approva il nuovo modulo sostitutivo della Dsu (la domanda di Isee), comprensivo delle novità introdotte dalla normativa nel corso di quest’anno (pensione quota 100, reddito di cittadinanza, e via dicendo).

Le condizioni per richiederlo  Per richiedere l'Isee corrente, è sufficiente che si sia verificata soltanto una delle seguenti condizioni:

- una variazione della situazione lavorativa per almeno un componente della famiglia;

- un cambiamento della situazione reddituale complessiva del nucleo superiore al 25%, rispetto a quella individuata nell'Isee ordinario;

- un’interruzione, per almeno un componente familiare, di trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari, se non rientrano nel reddito complessivo ai fini Irpef.

Nell'ultima ipotesi, precisa l'Inps, l’Isee corrente viene calcolato sulla base dei redditi degli ultimi 12 mesi o degli ultimi due (moltiplicati per sei), come avviene anche nell'ipotesi del lavoratore dipendente a tempo indeterminato per cui sia intervenuta la perdita, sospensione o riduzione dell'attività lavorativa.

Validità  Il periodo di validità del nuovo Isee corrente è pari a sei mesi (e non più due); sarà necessario aggiornarlo prima della scadenza se, durante il periodo di validità, cambiano la situazione occupazionale o la fruizione di indennità. In questo caso, l'aggiornamento dell'Isee corrente in corso di validità deve effettuarsi entro due mesi dalla variazione.

Leonardo Comegna

http://www.inps.it