LE GARANZIE ACCESSORIE SALGONO, MA NON ABBASTANZA
Negli ultimi dieci anni, gli italiani hanno sottoscritto più garanzie accessorie. Ma non abbastanza. Secondo una ricerca di Segugio.it, infatti, il Belpaese è ancora in ritardo rispetto a paesi come Francia e Spagna, in cui coperture come furto e incendio, kasko o infortuni del conducente pesano persino di più rispetto alla Rc auto.
Perché? Secondo il comparatore di tariffe, tra i motivi di questo gap ci sono il costo più alto della Rc obbligatoria, le differenti normative e l'atavica sottoassicurazione italiana.
Eppur si muove... Nonostante questo, a un calo della raccolta Rca ha fatto da contraltare, come detto, una crescita delle garanzie accessorie.
La prima è scesa dai 19,8 miliardi di euro del 2013, ai 17,1 del 2018, per poi risalire a 17,8 nel 2023; la sola parte obbligatoria ha invece subito una decrescita da 17,2 a 13,4 miliardi.
La seconda, è quasi raddoppiata, portandosi dai 2,6 miliardi del 2013 ai 4,4 del 2023.
Un confronto impietoso. Se confrontiamo Italia e Francia, però, si notano differenze importanti. Nel nostro paese, il peso delle garanzie accessorie si ferma a un quarto della spesa totale (24,8%), mentre Oltralpe è del 64%.
Ci passa aventi persino la Spagna dove, pur in un mercato più piccolo, garanzie accessorie e Rca hanno lo stesso peso.
Rca troppo alta. Come ricordato, l'alto costo della Rca italiana, per cui si spendono importi maggiori rispetto a molti altri paesi d'Europa, scoraggia i conducenti dall'assicurarsi di più. A casa nostra, al lordo delle tasse, il premio medio 2022 è stato di 360,90 euro, per la sola parte obbligatoria quasi il doppio della Spagna (193) e oltre 100 euro in più rispetto alla Francia, dove il premio medio nel 2022 era di 251,10.
“Oltre all’elevato costo della Rc auto ci sono però altri fattori da tenere in considerazione", dice Emanuele Anzaghi, vicepresidente di Segugio.it, "primo fra tutti il fatto che sia in Francia che in Spagna gli assicuratori non sono obbligati a offrire la sola Rc, ma forniscono pacchetti che includono necessariamente garanzie accessorie, articolate su bisogni crescenti di protezione. Questo, se da un lato limita la trasparenza sul costo dell’Rc obbligatoria, dall’altro educa il cliente a ragionare in termini di bisogni assicurativi complessivi anziché focalizzarsi sul solo prezzo della copertura minima di legge. Inoltre, in particolare in Francia, le garanzie aassicurative, siano esse auto, casa, salute o altro, vengono viste come un fondamentale strumento di protezione e non come un puro costo".