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IVASS: NEL 2020 PREMI RC AUTO IN CALO DEL 5,5%

Nel 2020 i premi rc auto sono diminuiti del 5,5%. Gli oneri relativi ai sinistri hanno segnato però una flessione decisamente maggiore, quasi il 20%, per il calo degli incidenti stradali prodotto dalle restrizioni alla circolazione durante la pandemia. L’andamento dell’assicurazione obbligatoria è stato presentato dal Presidente dell’Ivass, Luigi Federico Signorini, nella Relazione annuale sull’attività dell’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, presentata oggi a Roma.

“Alcune compagnie hanno riconosciuto, su base volontaria, forme di ristoro ai propri assicurati”, ha spiegato il presidente dell’Ivass, “non tutte, e non tutte allo stesso modo o nella stessa misura. Le differenze sono marcate. Ora che le limitazioni alla mobilità sono quasi del tutto rientrate, i ritardatari dovrebbero riesaminare urgentemente la questione. I consumatori potranno intanto informarsi e valutare i comportamenti delle compagnie”.

Per le auto il premio medio si è attestato l’anno scorso a 397 euro, il 4% in meno rispetto al 2019: sono assicurati 32,1 milioni di veicoli, per i quali si sono registrati 1,4 milioni di sinistri (rispetto ai 2,1 del 2019), con un costo medio di 4.696 euro. Per ciclomotori e motocicli il premio medio era pari invece a 258 euro, il 5% in meno nel confronto con il 2019. In questo settore sono assicurati 3,9 milioni di veicoli, su cui si sono registrati 103 mila sinistri (142mila nel 2019), per un costo medio si 7.025 euro.

L’andamento migliore della rc auto, e dei rami danni in generale, è stato però compensato da un peggioramento nei rami vita registrato nella prima parte del 2020 a causa dell’aumento dello spread sui titoli di Stato italiani, che rappresentano una componente fondamentale nei portafogli delle compagnie. “Il settore assicurativo italiano ha vissuto un anno difficile”, ha sottolineato Signorini, “ma si è nel complesso mostrato resiliente rispetto alla crisi. Una turbolenza di mercato grave e repentina come quella vista nei primi mesi del 2020 avrebbe potuto avere riflessi non secondari sul patrimonio e sulla solvibilità delle compagnie di assicurazione a livello globale. Quest’ultima, che nei periodi di turbolenza abbiamo sottoposto a un monitoraggio discreto ma pressante, si è alla fine confermata e rafforzata”.

La promozione della cultura assicurativa e la tutela del consumatore sono stati anche nel 2020 fra i caposaldi dell’attività dell’Ivass. “Dall’indagine sull’alfabetizzazione assicurativa in Italia è emerso che la conoscenza di alcuni concetti di base in Italia è insoddisfacente”, ha sottolineato il presidente dell’Ivass, “molte persone sembrano fraintendere concetti di base, come ‘premio’, ‘franchigia’ o ‘massimale’. Molte si smarriscono nella valutazione della probabilità e del rischio, o si lasciano fuorviare da errori comuni. Lavorare per un miglioramento della cultura assicurativa è necessario se si vuole che il mercato delle assicurazioni funzioni meglio. Le stesse norme sulla trasparenza dei contratti perdono molta della loro efficacia se i consumatori non dispongono degli strumenti informativi e concettuali per farne l’uso migliore. Occorre fare ancora progressi sulla semplificazione delle regole a tutela della clientela. Alcune norme semplificatrici introdotte per fronteggiare la crisi possono fornire l’occasione per snellimenti permanenti.”

L’Ivass rivedrà la normativa sulla modulistica precontrattuale, seguendo lo spirito e la lettera delle disposizioni europee, “in modo da eliminare il superfluo e concentrarci sull’essenziale”.

Nel 2020 la raccolta premi, cioè il fatturato del settore assicurativo, ha accusato una contrazione sia nei rami vita sia in quelli danni: i primi si sono attestati a 101 e i secondi a 34 miliardi di euro, con cali rispettivamente del 4,4% e 2% rispetto all’anno precedente.

 

www.ivass.it