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IL CONGEDO PATERNITÀ DIVENTA STRUTTURALE

Il congedo obbligatorio per il padre lavoratore dipendente, introdotto in via sperimentale dalla legge 92/2012, è stato protagonista di varie proroghe. Ultima, quella del 2021 che ne ha anche stabilito la durata a dieci giorni.

 

Un gradino alla volta. Il congedo - che deve essere goduto (anche in via non continuativa) entro i cinque mesi dalla nascita del figlio, nel 2016 e 2017 durava due giorni. Dall'anno successivo si è verificata una graduale crescita: quattro nel 2018, cinque per il 2019 e sette nel 2020 (in tutti questi casi è concesso un giorno in più in sostituzione della madre, in relazione al periodo di astensione obbligatoria che le spetta). La legge di bilancio 2020 ha portato il periodo a dieci giorni.

La norma non si applica però ai padri lavoratori autonomi né ai dipendenti pubblici.

 

La legge di bilancio. Con la legge di bilancio 2022 viene confermata in via permanente dal 1 gennaio 2022 la disciplina attuale che concede un congedo di paternità di dieci giorni. E la facoltà secondo cui il padre possa astenersi per un ulteriore giorno, in accordo con la madre e in sua sostituzione.

 

Grazie all’Ue. L'adeguamento è stato richiesto dalla direttiva europea 2019/1158, che impone il riconoscimento agli stati membri per i padri lavoratori dipendenti un minimo di dieci giorni di congedo in occasione della nascita di un figlio.

 

www.inps.it