PER I GIOVANI L'AUTO NON È TUTTO
Fino a non molti anni fa, il diciottesimo compleanno era sinonimo di patente e automobile di proprietà. Ora non più, o almeno non sempre. Lo afferma uno studio di Autoscout 24 e Quintegia, dedicato al rapporto fra generazione Z e mobilità.
Per i giovani, afferma lo studio, l'auto di proprietà è importante, ma non come lo era per i loro padri: il 77% del campione si serve abitualmente del trasporto pubblico, contro il 50% delle generazioni precedenti, e utilizza spesso i servizi di micromobilità (61% contro 38%) e car sharing (27% contro 14%).
Per i giovani l'auto non è tutto, sembrerebbe di capire. Ma ha ancora un ruolo centrale. Il 72%, infatti, la considera importante, il 60% la usa tutti i giorni e il 22% due o tre volte a settimana. Che si tratti della vettura propria o di famiglia.
Cambia però l'oggetto del desiderio: i ragazzi non ancora maggiorenni, quando acquisteranno un'auto, prenderanno in considerazione la possibilità di comprarla elettrica (75%, contro il 45% di quanto affermano i patentati di generazioni precedenti) o ibrida plug in (73%, contro il 55% dei meno giovani), soprattutto per il rispetto dell’ambiente (55%) e per scegliere la mobilità del futuro (38%).
Le assicurazioni possono, quindi, stare tranquille: le auto saranno magari meno utilizzate, ma le prossime generazioni continueranno ad acquistarle. Magari servendosi maggiormente del web per raccogliere informazioni (73% contro il 55% delle altre generazioni) o comparare i prezzi (53% contro 36%).
Ma attenzione al rischio di abbandono del carrello: l'84% non acquisterà in caso di sito lento o macchinoso. Il che potrebbe non solo far sfumare l'affare, ma anche causare commenti negativi sui social network, arena molto importante per il mondo giovanile.