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I GIORNALISTI VANNO ALL’INPS

I giornalisti che andranno in pensione a partire dal prossimo 1 luglio possono già presentare la domanda all'Inps. L'istituto (con il messaggio n. 1886/2022) ha infatti implementato il servizio Prestazioni pensionistiche – Domande per consentire l'accesso anche agli iscritti alla gestione principale dell'Inpgi, che dal prossimo luglio transiteranno all'Inps. così, come disposto dall’ultima legge di Bilancio (art. 1, comma 103, legge234/2021). Vediamo meglio come stanno le cose.

 

Addio, Inpgi. Come detto, dal 1 luglio, a causa del grave squilibrio tra prestazioni ed entrate contributive, la gestione principale dell'Inpgi confluisce nell'Inps. L'istituto ha connotazione del tutto peculiare rispetto alle altre forme di previdenza obbligatorie, in quanto è l'unico ente che amministra una forma sostitutiva dell'assicurazione generale, in regime di diritto privato dal 1994. Dal 1 luglio, quindi, l’Inpgi gestirà esclusivamente i rapporti di lavoro giornalistico autonomo (Inpgi 2) - i cosiddetti free lance.

 

Gli interessati. Si tratta dei giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti iscritti all'albo negli appositi elenchi e registri, titolari di un rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica. A cui si aggiungono i titolari di posizioni assicurative e di trattamenti pensionistici già iscritti alla data del 30 giugno 2022 presso la gestione sostitutiva dell'Inpgi.

 

Le richieste. Le domande possono essere presentate direttamente dal sito internet www.inps.it, accedendo tramite Spid, Cns o Cie, attraverso gli istituti di patronato oppure chiamando il contact centre al numero verde 803164.