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L'INPS DÀ IL VIA ALLA CAMPAGNA PER IL RISCATTO DELLA LAUREA

È iniziata la campagna di comunicazione dell’Inps per il riscatto della laurea, strumento con cui le persone possono intervenire sul loro futuro. Con il messaggio “La vita è fatta di due cose: ciò che accade e ciò che facciamo accadere”, l’istituto di previdenza pone l’accento sul fatto che il futuro “non dipende solo dalle circostanze ma anche dalle nostre scelte”.

 

La nota dell’ente. “Il riscatto del corso di laurea”, spiega una nota dell’Istituto di previdenza, “è infatti lo strumento che consente di trasformare gli anni di università in anni contributivi, e quindi integrare la posizione contributiva ai fini del diritto e del calcolo di tutte le prestazioni pensionistiche. Il contributo da pagare cambia in relazione alle norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello contributivo (cioè dal primo gennaio 1996), tenuto conto della collocazione temporale dei periodi oggetto di riscatto. Condizione necessaria è aver conseguito il titolo di studio. I periodi che non danno possibilità di riscatto sono quelli d’iscrizione fuori corso o già coperti da contribuzione obbligatoria”.

 

Un'opportunità. Il riscatto continua la nota,” è un’opportunità anche per chi non è occupato o non è iscritto ad alcuna forma obbligatoria di previdenza. Oltre al riscatto di laurea ordinario, la normativa vigente prevede la possibilità del riscatto di laurea agevolato, con un risparmio fino al 70% in meno rispetto a quello ordinario, ma solo per i periodi che si collochino nel sistema contributivo della futura pensione”.

Da ricordare inoltre che sul sito dell’ente è disponibile un “simulatore” che consente di avere informazioni personalizzate (vedi la news al seguente link, www.iomiassicuro.it/news/riscatto-della-laurea-al-il-nuovo-servizio).  “E’ una simulazione orientativa del costo del riscatto”, spiega l’Inps, “della sua rateizzazione, della decorrenza della pensione (con e senza riscatto) e del beneficio pensionistico stimato conseguente al pagamento dell’onere. Non sono richieste credenziali, basta inserire in modo anonimo alcuni dati”.

 

Cosa si può recuperare. L’Inps spiega che si potranno riscattare:

1) diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre);

2) diplomi di laurea (corsi di durata non inferiore a quattro anni e non superiore a sei);

3) diplomi di specializzazione, che si conseguono successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni; dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge; laurea triennale, laurea specialistica e laurea magistrale; diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (Afam)”.

 

www.inps.it