CLOSE

This website uses cookies. By closing this banner or browsing the website, you agree to our use of cookies. CLOSE

FARINA (ANIA): "OCCORRE RIPENSARE L'ASSICURAZIONE AUTO"

Ripensare le polizze rc auto. A lanciare l'appello, Maria Bianca Farina (nella  foto), nel suo intervento all'assemblea annuale dell'Ania. Un'assemblea che si è svolta ieri in streaming, nel rispetto del Dpcm approvato la sera prima per cercare di fronteggiare il preoccupante aumento dei contagi.

Secondo il presidente della Confindustria assicurativa occorre dunque “ripensare in maniera strutturale l’impianto normativo dell’assicurazione auto, con l’obiettivo di ridurne ulteriormente il costo complessivo per la collettività, unica - sottolineo unica - strada per ridurre i prezzi per tutti, favorendo comportamenti virtuosi ed evitando costi non necessari. Inoltre, si renderebbe il sistema pronto al processo di evoluzione della mobilità e agli obiettivi di digitalizzazione e sostenibilità del paese".

Quali i correttivi proposti dalla Farina? "Standardizzare e calmierare la dinamica di crescita (oltre il 45% dal 2009) dei risarcimenti medi per lesioni gravi, sopra i nove punti d'invalidità permanente. Occorre poi affrontare in maniera ancora più incisiva il fenomeno delle truffe assicurative e di quelle legate alla criminalità organizzata. Riteniamo urgente intervenire in maniera organica per modificare la normativa a tale scopo. Per essere proattivi su un problema così ampio e delicato, l'Ania ha avviato un progetto per la costituzione di una unità - l’Osservatorio antifrode - che, sfruttando le nuove tecnologie e i sistemi di advanced analytics, consenta di identificare i casi a rischio e sia dedicata al contrasto delle truffe in collaborazione con la magistratura, le forze dell’ordine e l’istituto di vigilanza. Bisognerebbe inoltre contrastare attivamente il fenomeno di chi guida senza assicurazione. Si stima che circa 2,6 milioni di veicoli circolino senza pagare l’assicurazione, mettendo a rischio gli altri cittadini e causando sinistri che alla fine sono pagati dalla collettività".

La presidente dell'Ania ritiene anche necessario "ripensare radicalmente il sistema del bonus malus. Il nuovo sistema dovrebbe essere più sostenibile, adeguandosi a una realtà di frequenza sinistri profondamente cambiata rispetto al primo impianto normativo e differenziando le regole evolutive in base alla tipologia del sinistro causato, in modo per esempio che un piccolo graffio in un parcheggio non conti come un sinistro con lesioni gravi”.

Naturalmente, nell'intervento del presidente dell'Ania c'è stato ampio spazio per il Covid il cui effetto, ha ricordato, "è penetrato nel più profondo di ciascuno di noi, riflettendosi inevitabilmente anche sui rapporti interpersonali. Nell’irrisolto, irrisolvibile dibattito se ne usciremo migliori o peggiori, il dato con il quale dobbiamo ora confrontarci è l’impatto che avranno sulle nostre vite, economie in pesante arretramento al quale occorre velocemente reagire con misure eccezionali e dalle quali dipende il futuro del paese, dell’Europa, delle nuove generazioni. Come ha avuto modo di sottolineare anche il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, il Pil italiano ha fatto un balzo all’indietro di circa 30 anni, riportandosi ai livelli del 1993. Colpa non solo del collasso dell’economia dovuto alla pandemia, ma anche della crescita insufficiente del Paese già dagli anni ’90. A fine 2020 è atteso un calo che, inizialmente stimato intorno al 12%, potrebbe scendere sotto la doppia cifra grazie al rimbalzo segnato nel 3° trimestre. Il rapporto tra debito e pil, che nel 2000 era del 109% dieci anni dopo del 119%, toccherà quest’anno il 160% circa".

https://www.ania.it