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POLIZZE AUTO, AUMENTI IN VISTA?

Prosegue in Italia il calo dei prezzi assicurativi, che negli ultimi dieci anni ha raggiunto il 38%: nel 2021 si sono ridotti sia la tariffa media delle polizze (ora a 353 euro), sia le differenze tra i territori. Tuttavia, il premio è ancora più alto rispetto media dei quattro maggiori paesi europei. E l'inflazione, che incide molto sui prezzi di riparazioni e ricambi, rischia di interrompere il circolo virtuoso, causando rincari. Lo ha affermato Luigi Federico Signorini, presidente dell'Ivass, nella relazione attuale dell'authority, resa nota stamattina.

 

Scatole nere. Il decremento dei prezzi, ha spiegato Signorini, dipende dall'intervento del legislatore, ma anche dalla diffusione delle scatole nere, installate a bordo di circa il 20% delle auto assicurate. La blackbox, oltre a offrire sconti sul premio, incentiva anche stili di guida più responsabili, riducendo i sinistri del 20% circa

Ma anche la tecnologia ha i suoi limiti. Uno in particolare, cioè la non trasferibilità dei dati relativi alle abitudini di guida fra una compagnia e l'altra. La situazione ostacola le possibilità di cambiare assicurazione da parte del conducente, dato che il trasferimento della polizza annullerebbe il patrimonio di dati accumulati dalla scatola nera, facendo partire il guidatore da zero.

Per chi ha a bordo la blackbox, dunque, la probabilità di cambiare compagnia alla scadenza del contratto è più bassa di circa il 60%, attenuando la spinta della concorrenza. E incentivando - secondo stime Ivass su un campione di circa 4 milioni di polizze - il graduale aumento dei prezzi, anno dopo anno, da parte delle assicurazioni.

"Se questo fatto fosse confermato", ha affermato Signorini, "non potrebbe eludere a lungo l’attenzione dei regolatori. Siamo restii a suggerire interventi normativi che introducano regole o divieti diretti in tema di strategie di prezzo, quali quelli che si stanno adottando o considerando altrove: interventi che consideriamo in generale costosi e distorsivi. Molto meglio sarebbe mitigare il problema rendendo disponibili e trasferibili da una compagnia all’altra i pochi dati chiave rilevabili dalle scatole nere. Se l’industria volesse prendere in considerazione autonome, efficaci iniziative in tal senso, potrebbe non occorrere altro".

 

Preventivatore pubblico. Se inflazione e intrsferibilità dei dati potrebbero spingere nuovi aumenti, l'Ivass ha pronto uno strumento costruito per fermare trend al rialzo: il nuovo preventivatore pubblico. Che, dopo un anno di sperimentazioni, "sta per entrare a pieno regime", in seguito alla pubblicazione del regolamento che lo rende obbligatorio per compagnie e intermediari. 

Ora, ha aggiunto Signorini, "si tratta di farlo funzionare, secondo le intenzioni del legislatore. Ci attendiamo un uso attivo da parte degli acquirenti e un’applicazione scrupolosa e fedele da parte dei venditori (imprese e intermediari). Ci attendiamo che le compagnie integrino pienamente lo strumento nelle proprie strategie commerciali, delle quali può costituire un elemento importante ed efficace, anche considerando che esso offre una semplice modalità per raggiungere senza costi nuovi clienti. Miglioramenti e aggiornamenti, anche su indicazione degli utenti, potranno essere introdotti in ogni momento".