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VIA LIBERA ALL’ASSEGNO UNICO FAMILIARE

Un assegno fino a 175 euro al mese, che scende a 85 per i figli tra i 18 e i 21 anni, e che spetterà anche ai nuclei familiari stranieri, purché residenti in Italia da almeno due anni. Questo il contenuto del decreto attuativo sull'assegno “universale”, approvato nei giorni scorsi dal Governo, che entrerà in vigore il primo marzo 2022 (vedi anche la seguente news, https://www.iomiassicuro.it/news/il-nuovo-assegno-unico-slitta-marzo-2022).Il provvedimento dovrà comunque passare attraverso il parere delle commissioni parlamentari prima di approdare in Gazzetta ufficiale entro fine anno.

 

Non più detrazioni fiscali. Il nuovo assegno unico sostituirà detrazioni fiscali e altri assegni per i nuclei familiari, compresi i vecchi” bonus bebè”. La spesa per il bilancio dello Stato sarà nel 2022 di circa 15 miliardi di euro, che saliranno progressivamente fino a 19 miliardi e mezzo a partire dal 2029.

 

Misura. La cifra per ciascun figlio minorenne è pari a 175 euro mensili, in misura piena, per un Isee pari o inferiore a 15mila euro. Per livelli superiori di Isee la cifra si riduce gradualmente fino a 50 euro (25 per i maggiorenni) per un Isee pari a 40mila euro. L'assegno, nella misura minima, spetta anche ai nuclei familiari con un Isee oltre i 40mila euro.

 

Le maggiorazioni. Per i nuclei familiari con quattro o più figli è riconosciuta una “maggiorazione forfettaria” pari a 100 euro mensili per nucleo. Per ciascun figlio successivo al secondo è prevista una maggiorazione dell'importo pari a 85 euro mensili. In sostanza, le famiglie numerose potranno ricevere fino a mille euro al mese.

 

Figli minori. L'indennizzo viene riconosciuto per ogni figlio minorenne a carico e per i nuovi nati a partire dal settimo mese di gravidanza. L'importo sarà corrisposto al genitore che ne fa domanda.

 

Figli maggiorenni. L’assegno unico potrà essere richiesto anche dai figli diventati maggiorenni. Per ottenerlo dopo i 18 anni occorre però che il richiedente frequenti un corso di formazione scolastica o professionale (o un corso di laurea), un tirocinio. Nel caso che il figlio abbia un lavoro, deve conseguire avere un reddito inferiore a 8mila euro l’anno, oppure essere «registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l'impiego.

 

Figli disabili. L'assegno non prevede limiti di età per i figli disabili. Per i minorenni ci sono 105 euro al mese in più «in caso di non autosufficienza», 95 euro al mese in più «in caso di disabilità grave» e 85 euro in più «in caso di disabilità media». In presenza di maggiorenni disabili e fino a 21 anni saranno erogati 50 euro al mese in più. Una maggiorazione ulteriore, 20 euro al mese a prescindere dall'Isee, è prevista per le mamme under 21.

 

Reddito di cittadinanza. I beneficiari del reddito di cittadinanza non dovranno fare domanda: sarà infatti l'Inps a erogarlo d'ufficio. L'importo sarà calcolato sottraendo dall'assegno unico spettante la quota di reddito «relativa ai figli minori. Potranno richiederlo anche tutti i residenti in Italia da almeno due anni, compresi i cittadini extracomunitari.

 

La richiesta. La domanda dovrà essere presentata all'Inps, in via telematica o attraverso i patronati, a partire dal primo gennaio 2022. E’ riferita al periodo compreso tra marzo e la fine di febbraio dell'anno successivo. Con la richiesta va presentata anche la dichiarazione Isee. Chi non la presenta riceverà comunque l'importo minimo.

 

www.inps.it