CLOSE

This website uses cookies. By closing this banner or browsing the website, you agree to our use of cookies. CLOSE

I CONTI IN TASCA SULLA CASSA INTEGRAZIONE

Oltre 138mila,  per 2,226 milioni di beneficiari: sono le domande che alle 12 di oggi, lunedì 6 aprile, erano state trasmesse all’Inps dai datori di lavoro per la Cassa integrazione guadagni ordinaria. Quanto guadagna un lavoratore in cassa integrazione? E’ una domanda piuttosto diffusa, anche tra gli utenti del sito: vediamo di dare una risposta più chiara possibile.

L’assegno ordinario. L’importo dell’assegno ordinario è pari all’80% della retribuzione lorda mensile che sarebbe spettata per le ore di lavoro non prestate, ma è soggetto a un limite massimo. Precisamente, l’importo dell’assegno ordinario non potrà superare, su base mensile, i seguenti massimali:

1) 998,18 euro lordi (massimale mensile lordo), corrispondente a 939,89 euro al netto di contributi Inps (massimale mensile netto), se la retribuzione mensile lorda comprensiva dei ratei delle mensilità aggiuntive (Ral /12), è pari o inferiore a una retribuzione mensile “soglia” fissata per legge, attualmente pari a 2.159,48 euro;

2) 1.199,72 euro lordi (massimale mensile lordo), corrispondente a 1.129,66 euro al netto di contributi Inps (massimale mensile netto), se la retribuzione mensile lorda comprensiva dei ratei di mensilità aggiuntive (Ral / 12), è superiore a  2.159,48 euro.

L’importo dei precedenti massimali dev’ essere rapportato alle “ore” non lavorate, per le quali viene corrisposto l’assegno ordinario. Pertanto, l’assegno ordinario non potrà essere superiore all’importo derivante dal seguente calcolo: 

numero delle ore di lavoro non prestate, moltiplicato per il massimale orario

Il massimale orario si ottiene dividendo il massimale mensile di cui sopra (per esempio 1.199,72 euro lordi) per le ore lavorabili nel mese (per esempio 168).

Nell’esempio, il massimale orario è pari ad euro 7,14 lordi (1.199,72/168), corrispondente ad euro 6,72 netti (1.129,66/168). Precisiamo infine che l’importo dell’assegno ordinario, al netto dei contributi Inps, è soggetto alla normale tassazione Irpef.

 

www.inps.it