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BADANTI E COLF A COSTO INVARIATO NEL 2021

Le famiglie che occupano personale domestico (baby-sitter,  badanti e colf) non hanno di che preoccuparsi quest’anno. I conteggi delle retribuzioni minime e dei contributi Inps sono praticamente rimasti quelli del 2020. L’incremento salariale per i domestici conviventi del livello più basso registra, infatti, un più 1,38%. Lo stesso per coloro che assistono persone non autosufficienti.

La busta paga. Le retribuzioni minime di colf e badanti vengono aggiornate annualmente in base alla variazione del costo della vita. I nuovi valori vengono fissati ogni anno dalla Commissione nazionale per l'aggiornamento retributivo, composta dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e delle associazioni dei datori di lavoro che hanno stipulato il contratto di categoria (rinnovato lo scorso settembre).

Le categorie.  Gli importi minimi vengono stabiliti secondo le categorie previste dal contratto. Si parte quindi dai collaboratori domestici alle prime armi (liv. A) per arrivare a chi, dopo un'adeguata formazione professionale, assiste persone non autosufficienti (liv. DS). C'è poi una distinzione tra conviventi (anche part-time), non conviventi e lavoratori che assicurano assistenza o presenza notturna.

Al minimo retributivo fissato per legge per lo specifico livello d'inquadramento del lavoratore vanno aggiunti gli scatti di anzianità previsti per ogni biennio di servizio svolto presso lo stesso datore di lavoro, la quota vitto e alloggio (168,30 euro al mese) se convivente e gli eventuali  superminimi, ovvero aumenti per merito.

Contributi Inps al palo. Permettersi una colf quest’anno non costerà di più rispetto al 2020. Il mancato incremento del tasso d’inflazione (- 0,3%) non ha infatti prodotto la consueta lievitazione delle retribuzioni convenzionali su cui viene calcolata la contribuzione dovuta all’Inps. Di conseguenza, non si è prodotto alcun aumento del contributo orario. Il primo appuntamento dell’anno nuovo, come al solito, è fissato per il 12 aprile (il 10 cade di sabato), termine ultimo per il versamento relativo al primo trimestre gennaio-marzo e la tabella cui fare riferimento è pertanto la stessa utilizzata lo scorso anno.

 

www.inps.it

 

La paga minima del 2021

Categoria

Conviventi (mensile)

Non conviventi (orarie)

Assistenza notturna (mensile) *

A

645,50

4,69

 

AS

762,88

5,53

 

B

821,56

5,86

 

BS

880,24

6,22

1.012,27

C

938,94

6,57

 

CS

997,61

6,93

1.147,24

D

1.347,20

7,99

 

DS

1.405,88

8,22

1.417,21

Presenza notturna

 

 

677,78 *

 

* Per la sola presenza notturna (fascia oraria dalle 21 alle 8 del giorno successivo).

L’indennità di vitto e alloggio dal 1° gennaio 2021 rimane pari a 5,61 euro giornalieri, così suddivisi: 1,96 per ciascun pasto e 1,69 euro per il pernottamento (valore mensile: 168,30 euro).

 

 

Così i contributi Inps

Retribuzione oraria effettiva

Contributo orario con Cuaf

Contributo orario senza Cuaf *

Contributo orario tempo determinato

Fino a 8,10 Euro

1,43 (0,36)

1,44 (0,36)

1,54 (0,36)

da 8,10 a 9,86 Euro

1,62 (0,40)

1,63 (0,40)

1,74 (0,40)

oltre 9,86 Euro

1,97 (0,49)

1,98 (0,49)

2,12 (0,49)

 + di 24 ore sett.li

1,04 (0,26)

1,05 (0,26)

1,12 (0,26)

 

* Il contributo Cuaf (Cassa unica assegni familiari) non è dovuto solo nel caso di rapporto fra coniugi (ammesso soltanto se il datore di lavoro coniuge è titolare di indennità di accompagnamento) e tra parenti o affini entro il terzo grado conviventi. 

N.B. Le cifre in parentesi costituiscono la quota a carico del lavoratore