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ASSICURAZIONE CASALINGHE, UN VADEMECUM DELL’INAIL

E’ disponibile sul sito dell’Inail www.inail.it la guida aggiornata con le informazioni utili per l’iscrizione e il rinnovo in modalità telematica dell’assicurazione per le casalinghe, entro la scadenza del 31 gennaio 2021, e alcune misure da adottare per prevenire gli incidenti (vedi box allegato).

Di cosa parliamo. L’obbligo assicurativo è previsto da un’apposita legge, la  493 del 1999. E’ una normativa poco conosciuta (meno di un milione e mezzo di iscritti), integrata dalla legge 145 del 2018, che ha introdotto alcune modifiche migliorative, come l’innalzamento da 65 a 67 anni dell’età per avvalersi della tutela, l’abbassamento dal 27% al 16% del grado d’invalidità permanente necessario a ottenere la rendita e l’introduzione di una prestazione una tantum, pari a 300 euro, quando l'invalidità stessa è compresa tra il 6% e il 15%.

Inoltre, ai titolari di rendita per infortunio domestico in condizioni particolarmente gravi, è stato riconosciuto l’assegno mensile per assistenza personale continuativa (Apc), mentre è stato elevato a 10mila euro l’assegno una tantum riservato ai superstiti in caso d’infortunio mortale.

Gli infortuni domestici purtroppo non sono infrequenti: dalle statistiche Istat risulta, infatti, che la casa fa più vittime che la strada. Anche quei soggetti che per scelta o necessità si trovano a lavorare esclusivamente tra le mura di casa, devono essere quindi tutelati.

L’ambito domestico coincide con l’abitazione e le relative pertinenze (soffitte, cantine, giardini, balconi) dove risiede il nucleo familiare. Se l’immobile fa parte di un condominio, si considerano come ambito domestico anche le parti comuni (androne, scale terrazzi, ecc.).

Gli interessati. La legge stabilisce che devono assicurarsi contro gli infortuni in ambito domestico tutti coloro che:

1) avendo già compiuto i 18 anni, lavorano esclusivamente in casa per la cura dei componenti della famiglia (per esempio ragazzi e ragazze in attesa di prima occupazione):

2) i titolari di pensione che non hanno superato i 67 anni;

3) i lavoratori in mobilità;

4) i cittadini stranieri che soggiornano regolarmente in Italia e non hanno altra occupazione;

5) i lavoratori in cassa integrazione;

6) i soggetti che svolgono un’attività lavorativa che non copre l'intero anno (lavoratori stagionali, temporanei, a tempo determinato). L’assicurazione, in questo caso, deve coprire solo i periodi in cui non è svolta attività lavorativa.

 

Gli esenti. Sono invece esenti dall’obbligo:

1) i titolari di una borsa lavoro;

2) gli iscritti a corsi di formazione o tirocinio;

3) i lavoratori part time;

4) i religiosi.

Sono esonerati anche coloro che hanno un reddito al di sotto di una determinata soglia: in questo caso il premio è a carico dello Stato. In particolare, è escluso dal pagamento chi ha un reddito personale complessivo lordo fino a 4.649 euro annui e fa parte di un nucleo familiare il cui reddito complessivo lordo non supera i 9.297 euro annui.

A cosa si ha diritto.  L’assicurazione infortuni dà diritto a una rendita mensile esentasse corrisposta per tutta la vita, proporzionale all’invalidità subìta (da 106,02 a 1.292,90 euro). Il diritto alla rendita scatta solo se l’invalidità subìta è pari o superiore al 16%. La tutela assicurativa comprende anche l’infortunio mortale.

In questi casi ai superstiti viene corrisposta una rendita, nonché un assegno una tantum pari a 10.000 euro. Se l’inabilità permanente accertata è comunque tra il 6% e il 15%, si ha diritto a un’una tantum di 300 euro. Inoltre, In presenza di determinate gravi menomazioni, viene liquidato anche un assegno per l’assistenza personale continuativa (Apc), pari a 545 euro.

Modalità di pagamento. Per rinnovare l’assicurazione entro il 31 gennaio si deve pagare il premio (24 euro l’anno) utilizzando esclusivamente l’avviso di pagamento Pago-Pa. Quest’avviso può essere pagato online sul sito dell’Inail, di Poste italiane, delle banche e di altri prestatori di servizi. In alternativa è possibile utilizzare l’Avviso Pago-Pa per pagare in tutti gli uffici di Poste Italiane, in banca, al bancomat, presso le ricevitorie, i tabaccai e i supermercati abilitati al servizio, utilizzando contanti o carte, oppure con addebito in conto corrente.

 

www.inail.it