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VOUCHER BABY-SITTER, PIÙ TEMPO PER LA RICHIESTA

Scade il prossimo 28 febbraio il termine per comunicare all'Inps le prestazioni occasionali di baby sitting utilizzate dal 5 marzo al 31 agosto, per far fronte all'emergenza da coronavirus. Lo ha stabilito l’Istituto di previdenza con il messaggio n. 101/2021.

Pandemia. Tra le misure a favore dei lavoratori-genitori, i provvedimenti emergenziali hanno previsto la fruizione di un congedo (cosiddetto Covid) o, in alternativa, il riconoscimento di voucher baby-sitting, utilizzabili per retribuire anche le ore aggiuntive di domestici già assunti, d'importo massimo di 600 euro. Questa somma sale a mille euro nel caso di dipendenti del settore sanitario e delle forze dell'ordine.

Il voucher è fruibile attraverso il Libretto Famiglia e, per questo motivo, beneficiario (lavoratore che ne fruisce in alternativa al congedo) e prestatore di lavoro (soggetto retribuito con il voucher) devono preliminarmente registrarsi al portale Inps (piattaforma prestazioni occasionali). Con il voucher è possibile remunerare le prestazioni di baby-sitting svolte dal 5 marzo al 31 agosto 2020, che andavano comunicate all'Inps, ai fini della retribuzione, entro lo scorso 31 dicembre per mezzo della piattaforma telematica dedicata al Libretto Famiglia.

La proroga. Per consentire la fruizione del beneficio per tutte le istanze accolte o in via di accoglimento, l'Inps ha stabilito la proroga del termine, appunto al 28 febbraio. Il termine per l'inserimento delle prestazioni nella piattaforma Libretto Famiglia, spiega l'Inps, viene così allineato a quello fissato per il nuovo bonus baby-sitting nelle cosiddette “zone rosse”, introdotto con il Decreto Ristori (decreto-legge n. 149/2020).

 

www.inps.it