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TASSE, NEL 2020 PIÙ TEMPO PER LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

Piccola rivoluzione per le scadenze fiscali: nel 2020 saranno spostate tutte un po’ più avanti, compresi i rimborsi Irpef. Grazie al decreto fiscale recentemente approvato, il termine ultimo per la presentazione della dichiarazione dei redditi (il modello 730) slitta, infatti, dal tradizionale mese di luglio alla fine di settembre.

Più tempo a disposizione. Ci sarà dunque più tempo per fare i conti, sistemare la documentazione e pagare, ma sull’altro fronte si allungano anche i tempi per i rimborsi degli eventuali crediti d'imposta che risultano dalla dichiarazione. Per i lavoratori dipendenti e pensionati, per esempio, la restituzione delle imposte oggi avviene con la prima busta paga ricevuta dopo la presentazione della dichiarazione, normalmente a luglio, o al più tardi ad agosto. Per ottenere la liquidazione del credito, da quest’anno, invece, bisognerà aspettare lo stipendio di ottobre.

Dichiarazione precompilata. Il modello 730 precompilato dall’Agenzia delle Entrate dovrebbe essere disponibile, come al solito, entro il 15 aprile, anche se al momento non si esclude un possibile slittamento alla fine del mese (30 aprile). Resta ferma, almeno per ora, anche la scadenza del 16 marzo in cui le aziende (e l’Inps), devono consegnare ai dipendenti, collaboratori e pensionati la Certificazione unica delle somme pagate nel 2019.

Rispetto all’anno scorso il contenuto della dichiarazione precompilata non cambia. Si troveranno, già definite, le detrazioni per le spese sanitarie, quelle sugli interessi pagati sul mutuo per la prima casa, quelle per l’università dei figli, quelle relative alle ristrutturazioni edilizie e agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici: Così come le deduzioni per i contributi previdenziali eventualmente pagati ai collaboratori domestici (colf e badanti).

 

www.agenziaentrate.gov.it