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ROTTAMAZIONE LICENZE, SBLOCCATO L'INDENNIZZO

Buone notizie per chi ha dovuto abbassare la serranda. L’Inps, con il messaggio n. 2554/2021, ha infatti sbloccato la speciale indennità a favore dei commercianti, grazie alle nuove risorse che sono stanziate dalla legge Bilancio 2021. Innalzato anche il contributo di finanziamento che, dal prossimo 1° gennaio 2022, passerà da 0,09% a 0,48%.

L’ente previdenziale sta liquidando tutte le domande per ottenere l'indennizzo della rottamazione delle licenze pervenute entro il 31 maggio.

Di che si tratta. L'iniziativa, agganciata alla chiusura definitiva della licenza commerciale e prevista originariamente per il triennio 1996-1998, è stata più volte estesa e prorogata. Ed è andata a comprendere nuove figure, come i titolari o i coadiutori di attività commerciali al minuto sia in sede fissa (anche abbinate ad attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande), sia su aree pubbliche, ma anche gli agenti e rappresentanti di commercio.

Per avere diritto alla rottamazione occorre essere in possesso di alcuni requisiti:

1) 62 anni se uomo o 57 se donna;

2) anzianità d'iscrizione di almeno cinque anni alla gestione commercianti Inps, come titolare o come coadiutore familiare, al momento di cessazione dell'attività.

L'indennizzo è pari al trattamento minimo di pensione in vigore dal 1 gennaio 2021, che è pari a 516 euro). L'importo viene erogato dal mese successivo alla richiesta, fino al raggiungimento dell'età per la pensione di vecchiaia (che gli verrà liquidata dal mese successivo).

 

Lo stop fino al 2020. Con un precedente messaggio (n. 2347/2020) l'Inps aveva comunicato che, per mancanza di risorse, il pagamento dell'indennità doveva essere limitato alle domande presentate entro il 30 novembre 2019. Successivamente, la legge Bilancio 2021 (n. 178/2020) aveva previsto ulteriori stanziamenti di risorse per l'anno 2021, ma anche l'innalzamento, dal 1 gennaio 2022, allo 0,48% dell'aliquota contributiva di finanziamento dell'indennità pagata dai commercianti.

Con un'ulteriore comunicazione (messaggio n. 202/2021) l’ente ha dato possibilità di procedere alla liquidazione delle domande d'indennizzo presentate fino al 31 dicembre 2020. Valutato l'andamento delle domande finora arrivate, l'Inps è intervenuto a fornire le istruzioni per la gestione delle domande presentate a partire dal 1 gennaio 2021.

 

Le novità per il 2021. L'Inps ha dunque valutato l'andamento positivo delle richieste, in seguito al previsto monitoraggio di spesa. E ha quindi stabilito che è possibile liquidare anche le domande pervenute dal 1 gennaio al 31 maggio 2021.

Le istruzioni per domande presentate a partire dal 1 giugno 2021 che, per il momento, non possono essere gestite, in attesa della verifica degli stanziamenti, saranno rese note appena possibile.

 

http://www.inps.it