PIÙ ALTO L’ASSEGNO DI MATERNITÀ DEL COMUNE

Sale dell’8,1% l’assegno alle mamme appartenenti a famiglie in condizioni economiche disagiate. Per l'anno 2023 vale infatti 386.46 euro. Il limite Isee (il cosiddetto “riccometro”) per il diritto alla prestazione è fissato a 19.185,13. Il nuovo valore è indicato in un comunicato del dipartimento delle politiche della famiglia della presidenza del consiglio dei ministri, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 febbraio.

Chi ne ha diritto. L'assegno di maternità viene corrisposto alle donne, cittadine italiane, comunitarie o straniere in possesso di carta di soggiorno, per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento che non hanno altra tutela di maternità. L'assegno, per tutti gli eventi che ricadono nel corso del 2023, vale complessivamente 19.185,13 euro, cioè 867,40 per cinque mensilità.

La prestazione, da richiedere al comune di residenza entro sei mesi dall'evento (nascita, affidamento o adozione), spetta in misura intera solo se la neomamma non percepisce altre indennità di maternità obbligatoria. In caso contrario può intascare la quota differenziale, a condizione che il nucleo familiare (con riferimento a quello standard fissato dalla legge in tre componenti), possegga un Isee non superiore a 19.185,13 euro.

L’assegno viene pagato direttamente dall’Inps e spetta alle donne non occupate, ma anche alle lavoratrici che non hanno diritto a sussidi di maternità (o, per la quota differenziale, a trattamenti di importo inferiore a quello dell’assegno). Il sussidio non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziale e viene pagato dall'Inps in unica soluzione con cadenza mensile, non oltre 45 giorni dalla data di ricezione dei dati trasmessi dai comuni.

Oltre all'Isee, le neomamme devono allegare la documentazione che prova i requisiti e la prova che attesta di non aver presentato la domanda per l’assegno di maternità a carico dello stato. Per le modalità di invio occorre consultare il portale del proprio comune.

Assegno nucleo familiare. Dal 1 marzo 2022, l'assegno per il nucleo familiare è stato soppresso e assorbito dall’assegno unico.

L’assistenza dei comuni