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PENSIONI: RISCATTO LAUREA AGEVOLATO, STRETTA DELL’INPS

Sono stati ridimensionati i benefici del “riscatto agevolato” della laurea: è la conseguenza della circolare Inps n.6/2020. In base al provvedimento dell’Istituto, infatti, i periodi così riscattati sono pienamente efficaci solo per il diritto, non anche per la misura della pensione.

Pertanto, in forza del riscatto si potrà acquisire il diritto alla pensione anche in data antecedente a quella della domanda di riscatto, ma i relativi contributi avranno effetto sulla misura della pensione solo a partire dal mese successivo alla domanda di riscatto. Inoltre, si legge nella nota dell’Istituto di previdenza, i periodi di università recuperati, sono sempre esclusi dalla retribuzione utile ai fini del calcolo dell'eventuale quota di pensione calcolata con il metodo retributivo.

Riscatto della laurea. La questione riguarda la valorizzazione del periodo di studi, introdotta dalla recente normativa (il decreto legge n. 4/2019, che ha previsto anche  Quota 100). Per i periodi da riscattare che si colloca nel sistema contributivo, questa normativa ha stabilito un alternativo criterio di calcolo dell'onere. Oltre a quello ordinario (33% della retribuzione degli ultimi 12 mesi), è quello cosiddetto “soft”, legato al valore minimo contributivo dei commercianti: 15.878 euro nel 2019, per cui il costo di riscatto di un anno di studio è 5.240 euro.

Efficacia del riscatto. Come sancito dalla giurisprudenza, l'Inps ha sempre riconosciuto a tutti i riscatti, sia valutati con la regola retributiva sia con quella contributiva, il principio di retrodatazione degli effetti, sia ai fini del diritto sia della misura della pensione. Nella circolare attuativa dell’anno scorso., l'Inps precisava che anche ai periodi riscattati con il criterio soft si doveva riconoscere la “stessa valenza” degli altri riscatti.

Invece così non è. Perché, spiega ora l’ente, il principio è vincolato dai “limiti emergenti dalla normativa di riferimento”. Tradotto, ciò significa che, ai fini della maturazione del diritto alla pensione, i periodi riscattati con il calcolo agevolato, come accennato, vanno considerati nella loro collocazione temporale. Mentre, agli effetti patrimoniali, i contributi (da riscatto) hanno efficacia sulla rivalutazione del montante individuale soltanto dalla “data della domanda di riscatto”.

In pratica, è possibile che, in forza di un riscatto soft, si acquisisca diritto alla decorrenza della pensione (con sistema contributivo o misto) in data antecedente alla domanda di riscatto. In questo caso, però, la misura dei ratei di pensione compresi tra la data della pensione e la data della domanda di riscatto sarà calcolata senza considerare nel montante individuale i contributi recuperati.

Opzione donna. La nota dell’Istituto fornisce anche alcune precisazioni riguardo all’Opzione donna. Alla luce dei chiarimenti l'Inps precisa, ancora, che chi si avvale di opzione donna (prorogata a quest'anno), può chiedere il riscatto con il criterio soft dei periodi di studio che, in mancanza dell'opzione, sarebbero stati calcolati con il sistema retributivo. A questo fine, però, la domanda di riscatto va presentata insieme a quella di pensionamento (e opzione). E, in questa sede, si può anche chiedere il ricalcolo degli oneri di eventuali domande di riscatto già presentate e accolte in base al criterio retributivo.

 

www.inps.it