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PENSIONE DI REVERSIBILITÀ, TAGLI IN VISTA?

Anche la pensione di reversibilità è finita nel mirino dell‘Ocse, (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) nel suo report Economic Survey, dedicato all’economia italiana. Insieme all’intero nostro sistema pensionistico. In buona sostanza, l’organizzazione suggerisce in particolare di contenere i costi delle “pensioni di reversibilità permanenti, che attualmente si muovono intorno al 2,4% del Pil, ben sopra la media dell’Ocse (1%).  Come? Prima di tutto escludendo questa misura “alle fasce fortemente al di sotto dell’età pensionabile”.

Già dal 2022. Nell’ambito della riorganizzazione necessaria del sistema pensionistico, secondo l’Ocse occorrerebbe già dal 2022 agire in un’ottica di riduzione delle spese per le rendite di reversibilità.

Ciò detto, al momento non ci sono ancora dichiarazioni ufficiali da parte degli esponenti del governo. Resta dunque da vedere se, all’interno della prossima riforma (abolizione “quota 100” e ristrutturazione degli ammortizzatori sociali), l’esecutivo deciderà di fare propri i consigli dell’Ocse.

Che cos'è. È un trattamento pensionistico che viene riconosciuto ai superstiti in caso di scomparsa di una persona pensionata, oppure di un assicurato che abbia versato un minimo di cinque anni di contribuzione, di cui almeno tre collocati nel quinquennio che precede il decesso.

Le quote. La misura della pensione è stabilita in una quota-parte del trattamento già liquidato al lavoratore o che a lui sarebbe spettato alla data della scomparsa. Le quote sono le seguenti:

• 60% al coniuge e all’orfano solo;

• 20% per ciascun figlio se ha diritto anche il coniuge, oppure 40% pro capite se hanno diritto solo i figli;

• 15% per i genitori, i fratelli e le sorelle, per ciascun avente diritto.

In ogni caso, la somma delle quote non può superare il 100% della pensione che sarebbe spettata al lavoratore.

 

 

Chi eredita la pensione

Superstite

Quota spettante

Coniuge

60 %

1 figlio minore, studente o inabile

70 %

Coniuge ed 1 figlio

80 %

Coniuge e due o più figli

100 %

due figli

80 %

3 o più figli

100 %

Genitori, per ciascuno

15 %

Fratelli o sorelle, per ciascuno

15 %

 

www.ocse.org