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PENSIONATI ALL’ESTERO, IMU DIMEZZATA

La Legge di Bilancio 2021 ha rimodulato l’esenzione dal pagamento dell’Imu (Imposta municipale unica) e della Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) per i pensionati residenti all’estero: è la vecchia agevolazione finita nel mirino della Commissione Ue due anni fa. Con una novità: ne potranno godere anche i pensionati stranieri e non solo gli italiani.

Nuova agevolazione. La Legge di Bilancio (art. 1, comma 48, legge n. 178/2020) prevede l’esenzione, dal 2021, per una sola unità immobiliare a uso abitativo, a condizione che risulti non locata o data in comodato d’uso, posseduta in Italia a titolo di proprietà o usufrutto.

Gli interessati. Sono i soggetti non residenti nel territorio dello Stato che siano titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia e residenti in uno Stato straniero. L’Imu è applicata nella misura della metà e la tassa sui rifiuti (avente natura di tributo) o la tariffa sui rifiuti (avente natura di corrispettivo) sono dovute in misura ridotta di due terzi. In sostanza, l'agevolazione viene adeguata al diritto comunitario con l'estensione anche ai cittadini stranieri, non residenti in Italia.

Il beneficio, è bene ricordarlo, vale solo per i titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale, ossia con periodi lavorativi all'estero. Non può, infatti, essere applicata ai cittadini italiani titolari di una pensione esclusivamente italiana che si trasferiscono all'estero per ragioni di convenienza fiscale.

 

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