OLTRE 4MILA ESODATI SONO ANCORA SENZA SALVAGUARDIA
Pensionamento a 62 anni e 5 mesi entro il 2021, con almeno vent’anni di contributi, e senza il ricalcolo con il metodo contributivo per il calcolo della pensione. E’ la richiesta che portano avanti da tempo i circa 4.500 lavoratori esodati rimasti esclusi dall’ultima salvaguardia, l’ottava, varata con la Legge di Bilancio per il 2017. Il problema è stato riproposto in un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi in videoconferenza fra Cgil, Cisl e Uil e i Comitati degli esodati.
“Sono lavoratori over 60 che hanno perso il posto di lavoro, soprattutto dopo la crisi economica iniziata nel 2008”, spiega Elisabetta Rombolà, portavoce dell’Unione Comitati esodati, “e sono in gran parte donne, con una vita lavorativa discontinua. In seguito all’applicazione della riforma Fornero, in una notte si sono visti dilatare di parecchio il tempo per raggiungere la pensione. Senza un intervento ad hoc si creerebbe un’ingiustificata disparità di trattamento fra chi potrebbe andare in pensione nel 2021 a 64 anni e 8 mesi, e chi ha potuto farlo con i 62 anni e 5 mesi che erano richiesti per entrare nell’ottava salvaguardia: uno scalone di ben due anni e tre mesi”.
Da 4 anni i Comitati degli esodati chiedono ai governi che si sono avvicendati una soluzione che ponga fine alla drammatica vicenda. “Il Governo fino ad oggi non ha assunto impegni su questo tema”, hanno scritto in una nota unitaria i Comitati degli esodati, “nonostante la condizione di disagio e la situazione d’iniquità che si è determinata e l'esiguità dei costi per quest’intervento". I sindacati hanno promesso di chiedere un nuovo incontro al Governo su questo argomento per "ottenere risposte concrete con la prossima Legge di bilancio. Non è possibile ritenere che i pochi ultimi esodati non abbiano la giusta pensione come i 144mila colleghi che li hanno preceduti nelle precedenti salvaguardie”.
L’Unione comitati esodati ha richiesto un nuovo incontro per individuare urgentemente una proposta congiunta, nel caso in cui dal Ministero non giungessero notizie positive per la riapertura dell’ottava salvaguardia.