L'INPS PAGA QUASI 8 MILIONI DI PENSIONI
Il 1 gennaio 2025 l’Inps pagava un totale di 17.986.149 pensioni. Lo si legge sull'osservatorio statistico sulle prestazioni erogate dall'istituto di previdenza, dati che escludono il settore pubblico.
Di queste, 13.687.335 (il 76,1%) erano pensioni di natura previdenziale e 4.298.814 (il 23,9%) assistenziale, come le invalidità civili..
La spesa sostenuta dall’ente è pari complessivamente a 253,9 miliardi di euro, di cui 226,6 da gestioni previdenziali e 27,3 assistenziali.
Gestioni previdenziali. Quasi la metà delle pensioni erogate (46,4%) e il 57,2% degli importi in pagamento sono relativi al fondo lavoratori dipendenti.
Il 28,1% degli assegni pagati appartiene invece alle gestioni dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e coltivatori diretti), per una spesa complessiva pari al 24,6% del totale.
Queste prestazioni sono costituite per il 69,5% da pensioni di vecchiaia (il 57,3% erogate a uomini), per il 4,8% di invalidità previdenziale (il 58% uomini) e per il 25,7% da pensioni ai superstiti (il 12,6% uomini).
Gestioni assistenziali. Il 23,9% delle prestazioni (assegni agli invalidi civili e maggiorazioni sociali) riguarda invece le gestioni assistenziali.
Sono costituite per il 79,4% da invalidità civili sotto forma di pensione o indennità (42% uomini) e per il residuo 20,6% da pensioni e assegni sociali (38,1% uomini).
Disposizione geografica. A livello territoriale, l'Italia settentrionale detiene la quota maggiore di pensioni
con il 47,8%; a seguire il centro con il 19,3% e sud e isole con il 30,9%, mentre una quota residuale del 2% viene erogata a residenti all’estero.
Gli importi pagati sono distribuiti per il 55,9% al nord, il 19,7% al centro, il 24,4% a sud e isole e lo 0,8% a residenti all’estero.
Pensioni “povere”. Il 53,5% delle pensioni ha un importo inferiore a 750 euro, di queste il 43,1% (4,1 milioni
di posizioni contribuive) beneficiano di prestazioni legate a bassi redditi.
Matricole. Lo scorso anno sono state liquidate 1.434.086 nuove pensioni, di cui poco più della metà (50,7%) di natura previdenziale. Gli importi annualizzati stanziati per le "matricole" 2024 ammontano a 15,1 miliardi di euro, circa il 6% dell’importo complessivo annuo in pagamento il 1 gennaio 2025.
Il 61,4% degli assegni previdenziali liquidati nel 2024 è costituito da pensioni di vecchiaia (60% erogate a uomini), il 9,5% da quelle di invalidità previdenziale (64,2% uomini) e il 29,2% per i superstiti (18,9% uomini).
Il 91,9% delle prestazioni di tipo assistenziale sono invece di invalidità civile (42,2% erogate a uomini) e l'8,1% assegni sociali (42,8% uomini).