CHE FINE HA FATTO L'APE VOLONTARIA?
Come per l’Ape “sociale”, cioè l'indennità di natura assistenziale a carico dello Stato erogata dall'Inps a soggetti in stato di bisogno, anche per l’Ape “volontaria” occorre un decreto attuativo (che ancora manca), emanato della presidenza del consiglio. Un decreto che indichi i necessari dettagli per farla partire. A quanto si dice, la percentuale massima di Ape volontaria che potrà essere chiesta oscillerà da un minimo del 75% a un massimo del 90%, in relazione alla durata dell’anticipo (75% della pensione netta se l’anticipo sarà di non meno 36 mesi; l'80% per un periodo compreso da 24 a meno di 36 mesi; l’85% per un periodo compreso da 12 a meno di 24 mesi; 90% per meno di 12 mesi).
Un dossier ancora aperto. Ma i nodi da sciogliere sono numerosi. Dal momento che l’anticipo si basa su un prestito che deve essere poi restituito con rate sulla pensione, vanno quindi definite le convenzioni. Con le banche (attraverso l’Abi) che si rendono disponibili a erogare il finanziamento. E con le compagnie di assicurazione (attraverso l’Ania) per stabilire l’entità del premio che dovrà “coprire” il decesso del pensionato prima della conclusione del piano ventennale di rimborso. Cose non facili.
I costi. Ma quanto costerà l’anticipo pensionistico, quello che viene definito “il prestito ponte” fino al momento dell’effettivo pensionamento? E’ importante sapere che chi lo chiede, oltre a dover rimborsare il capitale percepito durante il periodo di anticipo, deve tener conto di alcuni oneri: commissione di accesso al fondo di garanzia che è pari all’1,60% dell’importo del finanziamento; Tan (tasso annuo nominale) del 2,75% che però viene aggiornato ogni due/tre mesi in base a come va il mercato; Taeg (tasso annuo effettivo globale) del 3,25%; costo dell’assicurazione contro i rischi di premorienza intorno al 29%.
Una mano dal fisco. Per rendere la pillola meno amara, è previsto che chi deciderà di uscire anticipatamente dal mercato del lavoro potrà godere anche della detrazione fiscale degli interessi passivi sul prestito bancario collegato all’Ape (il rateo annuo non dovrà superare il 30% della sua pensione, considerando altri impegni finanziari in corso come, per esempio, un mutuo casa o un altro prestito bancario). Gli interessi saranno detraibili per il 50%. Insomma, considerato il tasso di interesse da corrispondere alla banca (secondo quanto preannunciato, 2,5% l'anno) e dell’assicurazione, a conti fatti, il costo dell’Ape dovrebbe essere compreso tra il 4,6% e il 4,7% per ciascun anno di anticipo.