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CARA COLF...

Una busta paga decisamente più pesante. È questa la prospettiva 2023 per le famiglie che occupano personale domestico (colf, baby sitter e badanti). Secondo quanto riporta il quotidiano Italia Oggi, retribuzioni minime sono state rivalutate tenendo conto dell’aumento del costo della vita (9,2%, cioè l’80% di 11,5%). L’adeguamento porterà a un aumento di circa 149 euro all’anno per le famiglie con una colf e di 795 per chi occupa una badante.

Abbastanza sostenuto anche l’aumento della contribuzione dovuta all’Inps, il cui primo appuntamento è fissato per il 10 aprile.
 

Cosa dice il contratto. Le regole sull'aumento delle retribuzioni minime contrattuali sono disciplinate dal Ccnl di categoria. L'articolo 38, in particolare, rimette il compito alla Commissione nazionale (presso il ministero del Lavoro), composta dalle parti datoriali e sindacali, che vi provvede in base all'indice Istat rilevato al 30 novembre.

La stessa normativa stabilisce anche che dopo la terza convocazione, se non c'è accordo o se le parti non so o presenti, il ministero proceda all'adeguamento delle retribuzioni nella misura dell'80% dell'inflazione (registrata dall’Istat al 30 novembre) e dei valori convenzionali di vitto e alloggio al 100%. Le tre riunioni senza accordi si sono svolte a dicembre, il 3 e il 16 gennaio.

 

La busta paga. Gli importi minimi vengono stabiliti secondo le categorie previste dal contratto. Si parte quindi dai collaboratori domestici alle prime armi (livello A) per arrivare a chi, dopo un'adeguata formazione professionale, assiste persone non autosufficienti (livello DS).

C'è poi una distinzione tra conviventi (anche part time), non conviventi e lavoratori che assicurano assistenza o presenza notturna.

Al minimo retributivo fissato per legge per lo specifico livello di inquadramento del lavoratore, vanno aggiunti gli scatti di anzianità previsti per ogni biennio di servizio svolto presso lo stesso datore di lavoro, la quota vitto e alloggio (194,10 euro al mese) se convivente e gli eventuali superminimi o aumenti per merito.

 

Contributi Inps. Permettersi una colf quest’anno costerà quindi l’8,1% di più rispetto al 2022. L’incremento è dovuto alla lievitazione delle retribuzioni convenzionali su cui viene calcolata la contribuzione da versare all’Inps.

Per una colf con paga oraria di 10 euro, quest’anno si pagherà solo 1,33 centesimi in più.

Il primo appuntamento dell’anno, come al solito, è fissato per lunedì 10 aprile, termine ultimo per il versamento relativo al primo trimestre gennaio-marzo.


 

La paga minima del 2023

Categoria

Conviventi (mensile)

Non conviventi (orarie)

Assistenza notturna (mensile)

A

725,19

5,27

 

AS

857,06

6,21

 

B

922,98

6,58

 

BS

988,90

6,99

1.137,23

C

1.054,87

7,38

 

CS

1.120,76

7,79

1.288,87

D

1.318,54

8,98

 

DS

1.384,46

9,36

1.592,17

Presenza notturna

 

 

697,30 *

* Per la sola presenza notturna (fascia oraria dalle 21 alle 8 del giorno successivo).

L’indennità di vitto e alloggio dal 1° gennaio 2023 è di 6,47 euro giornalieri, così suddivisi: 2,26 per ciascun pasto e 1,95 euro per il pernottamento (valore mensile: 194,10 euro).