CLOSE

This website uses cookies. By closing this banner or browsing the website, you agree to our use of cookies. CLOSE

CAMBIAMENTI CLIMATICI: PER MARIA BIANCA FARINA (ANIA) "NON C'È TEMPO DA PERDERE"

“Stiamo entrando in una nuova fase. Già nell’anno appena concluso”, le compagnie che operano nel ramo auto “per 100 euro di premi incassati ne hanno pagati 108 per il risarcimento dei danni e per il sostenimento delle spese. Gli aumenti della frequenza e del costo medio dei sinistri hanno determinato nel primo trimestre di quest’anno un rialzo del premio medio pagato dagli assicurati, rialzo peraltro di entità molto contenuta rispetto all’andamento dell’inflazione”. Lo ha detto Maria Bianca Farina, presidente dell’Ania, nella sua relazione annuale, pronunciata oggi nel corso dell’assemblea 2023 dell’associazione.

 

Le riforme possibili.  “L’inversione del trend di lungo periodo”, ha proseguito la presidente dell’Ania, “evidenzia però, chiaramente, la necessità di riforme organiche del sistema che lo rendano sostenibile nel lungo termine. Ci riferiamo alla revisione dell’impianto legislativo della Rc auto, non più rinviabile per garantire l’equità e il carattere inclusivo delle norme; alla modifica dell’imposizione fiscale sui premi, molto penalizzante nel confronto con gli altri paesi europei; alla definizione univoca del risarcimento dei danni per lesioni gravi alla persona, che sembra essere finalmente in dirittura d’arrivo”.

 

Cambiamenti climatici. Maria Bianca Farina si è soffermata anche sui cambiamenti climatici, che – ha sostenuto – non sono più “semplicemente un rischio, ma una realtà. Pensate alle tragiche inondazioni che hanno colpito l’Emilia-Romagna qualche settimana fa: può qualcuno ancora rifugiarsi dietro l’idea che sia solo sfortuna, che sia un caso, quando il cambiamento climatico diventa ogni anno sempre più tangibile e il dissesto idrogeologico o il consumo di suolo si impongono come priorità da affrontare?”.

 

Assicurazione catastrofale, strumento chiave. Molto pesanti ed evidenti anche “le conseguenze macroeconomiche che possono derivare da eventi meteo estremi. Tutte le autorevoli raccomandazioni internazionali individuano l’assicurazione contro le catastrofi come strumento chiave per contenere le perdite. Essa favorisce finanziamenti rapidi per la ricostruzione e incentiva la mitigazione del rischio. Si tratta di aspetti vitali per un paese così esposto come il nostro: il costo di una catastrofe non dipende solo dalla gravità dei danni iniziali, ma anche da quanto velocemente può essere completata la ricostruzione".

Ma qui sorgono i problemi, Perché, ha ricordato la presidente dell'Ania, "se si includono anche i terremoti, la quota di danni assicurati in Italia non supera oggi il 14% del totale: è di gran lunga il dato più basso fra i principali paesi europei. Nella classifica globale del Resilience Index di Swiss Re, l’Italia oggi è ventinovesima su 39 paesi considerati. Per questo la strada da intraprendere è chiara: va definito un sistema ex ante pubblico-privato che poggi sulla mutualizzazione dei rischi e garantisca attenzione rigorosa alla prevenzione, trasparenza nelle procedure, opportune modalità di finanziamento della gestione delle emergenze post-evento e, soprattutto, tempi certi e ragionevoli di risarcimento. Sono anni che si discutono iniziative al riguardo, senza giungere a una soluzione. Proprio in questi giorni è in fase avanzata un disegno di legge delega che affiderebbe al governo l’individuazione di strumenti assicurativi e riassicurativi per la copertura dei rischi derivanti da eventi naturali catastrofali. La velocità del cambiamento climatico e, purtroppo, il ripetersi delle sciagure ci dicono che non c’è tempo da perdere”.