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AUTO ELETTRICHE, ARRIVANO I BONUS

Dal 15 ottobre prenderanno il via i nuovi incentivi 2025 per le auto elettriche. Serviranno per smuovere questo mercato, che in Italia è fermo al 5,2%? 

In parte sì: secondo un’analisi del centro studi di AutoScout24, il 38% di chi vuole comprare una nuova macchina si sta orientando su una vettura elettrica, e il 69% di questo gruppo utilizzerà gli incentivi. Tuttavia, senza i bonus, sei automobilisti su dieci che ora pensano di comprare una e-car non lo farebbero.

In altre parole, è tutta una questione di prezzo, indicato come prioritario da metà degli intervistati.

 

La metà degli italiani ritiene gli incentivi inadeguati. Cosa significa tutto questo? Che gli italiani sono attratti dall’elettrico non perché questa alimentazione risponda alle necessità degli automobilisti o per una questione ambientale (citata da pochissimi), ma solo per una questione economica, giudicata prioritaria per metà del campione.

Forse, se le facilitazioni fossero maggiori, gli acquisti di auto elettriche aumenterebbero. Non per niente, circa il 50% degli intervistati pensa che gli incentivi siano insufficienti: il 60% di questo gruppo considera i parametri troppo restrittivi, mentre per il 34% sono confusionari, il 25% critica il vincolo alla rottamazione e un altro 25% afferma che le agevolazioni non coprono il maggior costo delle auto elettriche.

 

E-cars o "e-care"? E' tutta una questione di prezzo, si diceva. Le auto elettriche hanno un costo troppo elevato per il 41% e non rispondono alle esigenze del 35%, mentre il 30% cita la scarsa autonomia delle batterie e il 26% la carenza di colonnine di ricarica; inoltre, il 24% è diffidente e il 22% ha timori riguardanti la durata delle batterie e i costi di sostituzione, mentre il 20% pensa che il valore residuo sia inferiore rispetto alle auto tradizionali.

"Oggi", dice Sergio Lanfranchi, responsabile marketing e pr del centro studi di AutoScout24, "quattro italiani su dieci sceglierebbero un’auto elettrica soprattutto grazie agli incentivi statali: la leva principale resta quindi la convenienza economica, più che la reale sensibilità ambientale. Questo significa che, in assenza di interventi strutturali capaci di rendere questa alimentazione davvero competitiva, al termine dei bonus è molto probabile che le vendite tornino ai livelli precedenti. Per consolidare il mercato, è fondamentale che le vetture elettriche rispondano alle esigenze di mobilità degli italiani: servono prezzi più accessibili, con l’usato che potrà avere un ruolo importante, e soprattutto una rete capillare di infrastrutture di ricarica e servizi dedicati. Solo così la mobilità elettrica potrà diventare una scelta stabile e diffusa”.