CLOSE

This website uses cookies. By closing this banner or browsing the website, you agree to our use of cookies. CLOSE

AUTO CONNESSE, QUANTI RISCHI!

Le automobili connesse sono come computer che corrono sulle ruote. Ma, come tutti i dispositivi collegati al web, non sono esenti da rischi di pirateria informatica.

Queste vetture, stima Matteo Arrigoni (nella foto), principal sales engineer di Trend Micro Italia conterrebbero "oltre 100 milioni di righe di codice", mentre "un aereo passeggeri di taglia media ne ha solo 15 milioni. Le funzionalità smart migliorano l'esperienza di guida e la sicurezza dei passeggeri", continua Arrigoni, "ma possono aprire la porta ai cybercriminali".

Quali le minacce informatiche più probabili? "Un'area di rischio chiave per I produttori e i conducenti potrebbe essere l'account utente del veicolo. Entrandone in possesso, magari tramite un’azione di phishing e installando un malware, un criminale informatico potrebbe individuare l'auto, entrarne in possesso e potenzialmente venderla a pezzi o utilizzarla per qualche reato. Ma non solo, un cybercriminale potrebbe sfruttare le informazioni dell’account per individuare l'indirizzo di casa del proprietario e programmare un furto con scasso".

Una prospettiva da incubo. Che, più nel dettaglio, provoca sei tipi principali di rischi. "Entrando in possesso dell’account utente di un veicolo", dice Arrigoni, "un cybercriminale può essere in grado di: aprire o far partire il veicolo da remoto"; entrare in auto e "rubare gli oggetti di valore; commettere altri crimini come per esempio traffico di droga; vendere i pezzi del veicolo; individuare la vettura per scoprire dove vive il proprietario; localizzare il veicolo per sapere quando il proprietario non è in casa".

C'è davvero molto lavoro, dunque, anche per le assicurazioni, dato che "nei prossimi tre-cinque anni il settore automotive sarà tra i più colpiti, e il rischio informatico delle auto connesse evolverà notevolmente".