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IN ATTESA DELLA PENSIONE, LA NASPI NON SI INTERROMPE

La Naspi copre la “finestra” del pensionamento anticipato, per “opzione donna” e per la pensione dei precoci. A precisarlo è l'Inps, d'intesa con il ministero del Lavoro, nella circolare n. 88/2019, dove illustra rapporti tra Naspi e prestazioni a sostegno del reddito con le varie ipotesi di prepensionamento introdotte dal testo definitivo del “decretone” (legge n. 26/2019).

 

Naspi e quota 100

"Quota 100" è la facoltà concessa, in via sperimentale, di ricevere la pensione ai cittadini con due requisiti: almeno 62 anni di età non e anzianità contributiva non inferiore a 38 nel periodo tra il 1 gennaio 2019 e il 31 dicembre 2021. Maturati i requisiti, l'effettiva decorrenza della pensione avviene dopo tre mesi. Per il raccordo tra Naspi e “prepensionamento quota 100”, l'Inps distingue due ipotesi.

La prima riguarda chi, pur avendo i requisiti, non ha chiesto di sfruttare "quota 100": in questo caso, la domanda di Naspi viene accolta senza alcun correttivo. Nella seconda ipotesi, invece, la pensione anticipata viene richiesta, e la domanda di Naspi decade dalla prima decorrenza utile dell'assegno previdenziale.

 

Altre prestazioni e quota 100

Le precisazioni comunicate dall'Inps per la Naspi valgono anche per le altre prestazioni a sostegno del reddito. Come la mobilità, sia ordinaria, sia in deroga: chi non chiede di ritirarsi dal lavoro con “quota 100” continua a fruirne; chi invece esercita la facoltà, decade dalla mobilità dal mese in cui decorre la pensione.

 

Naspi e pensione di anzianità

In cambio del blocco degli aumenti programmati del requisito contributivo (speranza di vita) fino al 2026, è stato previsto che la pensione di anzianità decorra trascorsi tre mesi dalla maturazione del diritto. L'Inps precisa che la Naspi può essere percepita fino alla decorrenza della pensione.

 

Naspi e “opzione donna”

Le lavoratrici che al 31 dicembre 2018 possono far valere un'anzianità contributiva di almeno 35 anni e un'età di 58 - se dipendenti - o 59 anni - se autonome - hanno diritto alla pensione anticipata calcolata con le regole del sistema contributivo, trascorsa una finestra rispettivamente di 12 o  18 mesi. Anche in questo caso, precisa l'Inps, è possibile ricevere la Naspi fino alla prima decorrenza utile della pensione, successiva alla presentazione della domanda di “opzione donna”.

 

Naspi e precoci

I lavoratori precoci (cioè chi può vantare un anno di contribuzione prima dei 19 di età) che maturano i requisiti di prepensionamento dal 1° gennaio 2019, prendono il primo assegno dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti. Anche in questo caso, se ricevono la Naspi, continuano a prenderla finché la pensione non “parte”.

 

Naspi e assegno di invalidità

Quando un lavoratore ha diritto contemporaneamente a  Naspi e pensione o assegno d'invalidità, può optare per uno dei due trattamenti. Nel caso scelga la prima, l'invalidità è sospesa per tutto il periodo in cui si percepisce l'indennità di disoccupazione. L'Inps chiarisce che la titolarità dell'assegno d'invalidità, anche se sospeso per l'opzione a favore della Naspi, non dà diritto d'accesso alla pensione anticipata. Di conseguenza, non c'è neppure decadenza dalla Naspi, poiché in questo caso non vengono perfezionati i requisiti per la pensione anticipata. Viceversa se matura la pensione di vecchiaia, c'è la decadenza dalla Naspi.

Leonardo Comegna

www.inps.it