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ASSOPREVIDENZA PER ADESIONE AUTOMATICA AI FONDI

Prevedere già nel contratto l’adesione automatica ai fondi pensione di categoria, fatta salva per il lavoratore dipendente la facoltà di rinunciare. Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza, rilancia la proposta di modificare il meccanismo, in modo da promuovere lo sviluppo della previdenza complementare: oggi, invece, è il dipendente che deve esprimere la volontà di aderire individualmente.
La modifica potrebbe avvenire senza la necessità di modificare la normativa in vigore. “E’ sul fronte delle adesioni, infatti, che il sistema della previdenza complementare presenta le maggiori criticità”, ha sottolineato Corbello, “non solo il numero degli aderenti, di per sé significativo (oltre 6,5 milioni) rappresenta meno del 30% degli occupati. Ma da oltre un quinquennio la fisiologica diminuzione degli iscritti ai fondi preesistenti è accompagnato da una continua contrazione nel numero delle adesioni ai fondi negoziali di nuova istituzione (-5% dal 2008). 
L’aumento delle adesioni registrato negli ultimi anni è dunque frutto essenzialmente dell’appealdei fondi aperti e, soprattutto, dei Pip (i piani assicurativi individuali) che a fine 2014 detenevano oltre il 50% del totale degli aderenti alla previdenza complementare.”Allo stato attuale sono prive di adeguata copertura previdenziale complementare alcune categorie come i giovani, le donne, i residenti nelle regioni meridionali”, ha osservato il presidente di Assoprevidenza, proprio i soggetti che rischiano di essere meno coperti dal trattamento pensionistico di base”. Vi sono poi altri due fenomeni: se si considerano anche le sospensioni contributive (considerando gli iscritti al netto di coloro che hanno interrotto i versamenti, il tasso di adesione rispetto agli occupati si riduce al 22,3%) e l’incremento delle anticipazioni (le richieste di poter disporre subito di parte delle somma accantonata).“Emerge chiaramente l’esigenza di una riflessione volta a riconsiderare il ruolo centrale della contrattazione collettiva per sviluppare le adesioni dei lavoratori subordinati”, ha affermato il presidente Corbello, “prevedendo la partecipazione per contratto al fondo pensione da parte dei lavoratori, fatta salva la facoltà del singolo di rinunciare alla realizzazione del piano previdenziale”. Il meccanismo proposto comporta un particolare impegno per le imprese, specialmente di dimensione inferiore ai cinquanta addetti, avuto riguardo al Tfr. Va tuttavia rilevato come, secondo Assoprevidenza, i piani previdenziali e assistenziali complementari diverranno uno strumento fondamentale nella struttura retributiva del prossimo futuro. Il presidente di Assoprevidenza ha anche criticato nel Disegno di legge Concorrenza una sorta di assimilazione tra fondi pensione e fondi comuni che consente la portabilità piena della posizione individuale con continuità del contributo datoriale. Secondo Corbello, il principio di portabilità nei termini non si configurerebbe di per sé quale strutturalmente negativo se si modificasse il meccanismo di adesione ai fondi di categoria, secondo la formula indicata da Assoprevidenza. “Allo stato attuale”, ha sottolineato Corbello, “appare invece come elemento di mera destabilizzazione potenziale”.