PENSIONI, PARTE LA QUATTORDICESIMA ALLARGATA
Saranno 1,43 milioni in più, rispetto all’anno scorso, i pensionati che a luglio percepiranno la quattordicesima mensilità. La novità, informa l'Inps, è l’effetto delle norme introdotte con la recente Legge di bilancio. Nel complesso riceveranno il rateo aggiuntivo 3,57 milioni di pensionati, rispetto ai 2,14 milioni del 2016, per una spesa complessiva di 1,72 miliardi, contro gli 854,7 milioni dell’anno passato.
Che cos’è. La quattordicesima è una mensilità in più (esente fiscalmente), pagata insieme alla rata di pensione di luglio. Viene riconosciuta ai pensionati con più di 64 anni che hanno un reddito lordo annuale fino a 9.787 euro, 1,5 volte il trattamento minimo Inps (502 euro mensili). L'importo non è fisso, ma dipende dagli anni di contributi versati dal pensionato che ne beneficia:
1) 336 euro per coloro che hanno fino a 15 anni di contributi versati (18 se autonomi);
2) 420 euro per quelli che hanno accumulato più di 15 e fino a 25 anni (28 anni se autonomi);
3) 504 euro per quanti sono andati in pensione con oltre 25 anni di contribuzione (oltre 28 se autonomi).
Allargata la platea. L’intervento attuato con la Legge di bilancio, prevede, a partire dal 2017, la distinzione di due tipologie di quattordicesima. La prima sarà riconosciuta ai pensionati che hanno un reddito lordo annuale fino a 9.787 euro come prima, con importi maggiorati del 30% e cioè:
1) 437 euro per quelli che hanno fino a 15 anni di contributi (18 se autonomi);
2) 546 euro per quanti hanno più di 15 e fino a 25 anni (28 se autonomi);
3) 655 euro per quelli che hanno oltre 25 anni di contributi (oltre 28 se autonomi).
La seconda interesserà i pensionati con le stesse caratteristiche, ma con un reddito lordo annuale superiore a 9.787 euro. Infatti, il limite reddituale è stato elevato fino a 13.050 euro (2 volte, anziché 1,5 volte il minimo Inps). In questo caso, l'importo della quattordicesima sarà quello stabilito in precedenza, e cioè rispettivamente 336, 420 e 504 euro, a seconda dell’anzianità contributiva.
I redditi da considerare. Nulla di nuovo per quanto riguarda i redditi da prendere in considerazione ai fini della concessione del beneficio. Oltre alla pensione contano quindi i redditi di qualsiasi natura (anche quelli esenti da Irpef), con l'esclusione dei trattamenti di famiglia (gli assegni familiari), le indennità di accompagnamento (corrisposte agli inabili) e il reddito della casa di abitazione.