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CONTRIBUTI VOLONTARI INPS, IL VERSAMENTO ENTRO IL 30 GIUGNO

Appuntamento in vista per il versamento dei contributi volontari da parte di chi ha lasciato il lavoro, ma non vuole rinunciare alla pensione. Entro il 30 giugno scade infatti il termine per pagare il primo trimestre (gennaio-marzo). Nel 2018 per coprire un anno di contribuzione volontaria occorre una spesa minima di 3.483 euro, 38 euro in più di quella richiesta nel 2017: da un’occhiata sommaria alle tabelle Inps (circolare n. 31/2018), si nota un aumento per i soli lavoratori autonomi, dovuto all’incremento delle aliquote della contribuzione obbligatoria.

Lavoratori dipendenti. Le somme da versare differiscono a seconda della decorrenza dell’autorizzazione: prima o dopo il 31 dicembre 1995. L’ammontare del contributo volontario, infatti, si ottiene applicando alla retribuzione di riferimento (quella dell’ultimo anno di lavoro), l’aliquota contributiva vigente che per gli ex dipendenti è pari al 27,87%, se autorizzati sino al 31 dicembre 1995 (ancora pochi soggetti per la verità), e al 33%, per le autorizzazioni successive. Variati i massimali annui imponibili: prima fascia 46.630, massimale 101.427 euro. Esiste anche una retribuzione base (minimale), pari al 40% del minimo di pensione mensile.

In altri termini, per il 2018, con un minimale di retribuzione settimanale pari a 203 euro il contributo non può essere inferiore a 57 euro per i soggetti autorizzati sino al 31 dicembre 1995 e a 67 euro e per le autorizzazioni successive.

Artigiani e commercianti. I contributi volontari per i lavoratori autonomi (artigiani e commercianti) si determinano applicando le aliquote stabilite per il versamento dei contributi obbligatori al reddito medio di ciascuna delle previste otto classi di reddito. Per esempio, un artigiano con 12mila euro di reddito medio, poiché rientra nella prima classe di reddito (quella che comprende tutti i redditi fino all'importo di 15.710 euro), deve versare quest'anno un contributo volontario mensile di 314,20 euro se versa l'aliquota contributiva piena, pari da quest'anno al 24%; o di 274,93 euro se ha meno di 21 anni, per cui versa l'aliquota contributiva agevolata pari quest'anno al 21%. Questo significa che, su base annua, deve pagare 3.770,40 euro o 3.299,16 euro. Il commerciante che ha lo stesso reddito paga poco in più, per via del contributo addizionale dello 0,09% (serve a finanziare la cosiddetta “rottamazione negozi”.

Parasubordinati. Ai fini della determinazione del contributo volontario dev’essere presa in considerazione esclusivamente l’aliquota pensionistica stabilita per i soggetti privi di tutela previdenziale (non assicurati e non titolari di pensione), pari quest’anno al 32% (25% per i titolari di partita Iva). Poiché il minimale per l’accredito contributivo è fissato in 15.548 euro, l’importo minimo dovuto dai prosecutori volontari della Gestione separata non potrà essere inferiore a 3.888 su base annua (324 euro il mese) per quanto concerne i professionisti, e a 4.976 euro (415 al mese) per quanto concerne tutti gli altri iscritti.

Come si pagaIl pagamento dei contributi volontari può avvenire in quattro modi diversi:

1) utilizzando il bollettino Mav (pagamento mediante avviso);

2) on line, sul sito internet www.inps.it;

3) telefonando al numero verde gratuito 803.164, utilizzando la carta di credito;

4) presso le tabaccherie che espongono il logo “Servizi Inps” e aderiscono al circuito “Reti Amiche” tramite Lottomatica, fornendo il proprio codice fiscale e il codice autorizzazione/prosecutore.

www.inps.it

Leonardo Comegna