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CONTRIBUTI VOLONTARI INPS, ENTRO IL 31 MARZO ALLA CASSA

Scadenza in vista per il versamento dei contributi volontari, da parte di chi ha lasciato il lavoro (soprattutto donne), ma non vuole rinunciare alla pensione. Entro il 31 marzo occorre saldare la partita 2017 con la quota relativa all’ultimo trimestre (ottobre-dicembre) dello scorso anno. Per quanto riguarda il 2018 (la prima scadenza è prevista per il 30 giugno) si registra un piccolo aumento, pari all’1,1%. Questo significa che quest’anno per coprire un anno di contribuzione volontaria occorre una spesa minima di 3.445 euro, 38 euro in più di quella richiesta nel 2017.

Per ottenere l'autorizzazione alla prosecuzione volontaria, l'interessato deve poter far valere uno dei seguenti requisiti: almeno cinque anni di contributi indipendentemente dalla loro collocazione temporale, oppure almeno tre di contribuzione accreditati nei cinque che precedono la data di presentazione della domanda.

Quanto si paga. Le somme da versare all’Inps differiscono a seconda della decorrenza dell’autorizzazione: prima o dopo il 31 dicembre 1995. L’ammontare del contributo volontario si ottiene, infatti, applicando alla retribuzione di riferimento (quella dell’ultimo anno di lavoro), l’aliquota contributiva vigente che per gli ex dipendenti è pari al 27,87% (se autorizzati sino al 31 dicembre 1995), e al 33% ,  per le autorizzazioni successive.  Esiste anche una retribuzione base (minimale), pari al 40% del minimo di pensione mensile, per cui il contributo settimanale minimo per il 2017 era pari a 66 euro.

Artigiani e commercianti. Per le due categorie di lavoratori autonomi le regole della prosecuzione volontaria sono diverse e fanno riferimento a una legge del 1990 (n. 233).  Agli artigiani e commercianti dev’essere attribuita una delle otto classi di reddito previste dalla legge richiamata e, in particolare, quella il cui reddito medio risulti pari o immediatamente inferiore al valore medio mensile dei redditi prodotti dall’interessato negli ultimi 36 mesi (tre anni) di attività.  L’aliquota obbligatoria 2017 è fissata in 23,55% per gli artigiani e 23,64% per i commercianti. A differenza di quanto avviene per gli ex dipendenti, in questi casi il versamento è mensile. Nel 2017 si va da un esborso minimo di 305 euro per un reddito sino a 15.548 euro, a un massimo di 905 euro per chi nel triennio precedente la cessazione dell’attività presentava un reddito medio superiore a 46.123 euro. 

Le modalità di pagamento. Il versamento dei contributi volontari può avvenire in tre modi diversi:

1) utilizzando il bollettino Mav (pagamento mediante avviso);

2) on line, sul sito internet www.inps.it;

3) telefonando al numero verde gratuito 803.164, utilizzando la carta di credito.

www.inps.it

Leonardo Comegna