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PENSIONI, GLI AUMENTI DI GENNAIO

Buone notizie per i pensionati. Il decreto interministeriale (Economia e Lavoro) firmato il 27 novembre, dispone a partire dal 1 gennaio 2024 un adeguamento delle pensioni all'inflazione. L'aumento è stato calcolato sulla base della variazione percentuale che si è verificata negli indici dei prezzi al consumo forniti dall'Istat il 7 novembre.

 

I numeri. Come detto, la rivalutazione delle pensioni rispetto all'inflazione, con il tasso fissato al 5,4%, significa aumenti fino a 122 euro per gli assegni fino a quattro volte il minimo, quelli che per i quali cui è previsto l'utilizzo pieno dell'aumento dei prezzi. Il recupero di potere d'acquisto riguarda i trattamenti fino a 2.272,96 euro lordi, considerato che quello minimo per il 2023 è fissato a 563,74.

A questo occorre aggiungere lo 0,8% di differenza tra l'inflazione recuperata nel 2023 (7,3%) e quella effettiva registrata nel 2022 (8,1%). L'importo minimo si attesta, quindi, a 568,25 euro.

Il pensionato con un assegno Inps compreso tra i 2.272,96 e i 2.841,2 euro al mese (cinque volte il minimo) otterrà un recupero pari al 4,59% (l'85% del 5,4%). Il massimo riconosciuto ammonterà a 130,41 euro.

Per i redditi da pensione tra cinque e sei volte il minimo (3.409,44 euro mensili) si ha diritto a un
recupero del 53%. La rivalutazione, pertanto, si attesta al 2,862% per un massimo di 97,57 euro.

Le pensioni fino a otto volte il minimo (4.545,92 euro al mese) hanno diritto a un recupero del 47% dell'inflazione.

L'indicizzazione è pari al 2,538% per un aumento del cedolino massimo di 115,37 euro.

 

Meno ai più ricchi. I pensionati che hanno redditi tra otto (4.545,92 euro) e dieci volte il trattamento minimo (5.682,5 euro al mese) hanno diritto a un recupero del 37% dell'inflazione. Con una crescita dei prezzi stimata dall'Istat al 5,4% l'importo è pari a meno del 2% (1,998%) e l’aumento massimo del cedolino ammonterà a 112,96 euro. 

Chi ha un assegno oltre dieci volte il minimo avrà una percentuale sull'aumento dei prezzi del 22%, quindi solo l'1,188%. Se si ha un assegno lordo da pensione da 7.000 euro in su al mese si avrà un aumento di 131,6 euro, sempre al lordo delle tasse.