PENSIONI, COME FUNZIONA LA CESSIONE DEL QUINTO

La cessione del quinto rappresenta uno strumento utilizzato da un numero crescente di pensionati che devono far fronte a spese impreviste. Non è altro che un prestito che il pensionato può ottenere da un istituto di credito, e rimborsare attraverso un addebito automatico che l'Inps effettua sulla sua pensione. Il prelievo, appunto, non può superare un quinto dell'importo mensile della pensione.

Ecco come funziona. La cessione del quinto può essere chiesta su tutte le pensioni, a eccezione dei trattamenti assistenziali (invalidità civile, assegno sociale).  Il pensionato deve richiedere il prestito alla banca o alla società finanziaria. L'Inps provvede poi a versare la quota stabilita trattenendola direttamente dall’assegno mensile.

La durata del contratto di prestito va da un minimo di due a un massimo di dieci anni ed è obbligatoria la copertura assicurativa per il rischio di premorienza del titolare della prestazione. Il prestito dev’essere comunque estinto interamente entro l’ottantacinquesimo anno di età del richiedente.

Cosa fare. Per ottenere un prestito con cessione del quinto, il pensionato deve prima richiedere la comunicazione di cedibilità della pensione, un documento in cui viene indicato l'importo massimo della rata del prestito. La quota cedibile deve essere richiesta personalmente dal pensionato presso qualsiasi Sede Inps e va consegnata alla banca o alla Società finanziaria con cui stipulare il contratto di finanziamento.

Se per la stipula del contratto il pensionato si rivolge a un ente finanziario convenzionato con l’Inps, la comunicazione di cedibilità viene elaborata direttamente dalla Banca/Finanziaria attraverso un collegamento telematico con l’Istituto stesso, e i tassi di interesse applicati al contratto di prestito sono più vantaggiosi.

Calcolo della rata. Poiché il pensionato può cedere fino a un quinto della propria rendita, la rata dipende dall'importo della pensione stessa. L'importo cedibile è calcolato al netto delle trattenute fiscali e previdenziali, e in modo da non intaccare l'importo della pensione minima stabilito annualmente dalla legge. Per questo motivo i trattamenti pensionistici integrati al minimo non possono essere oggetto di cessione. Nel caso si sia titolari di più pensioni cedibili, il calcolo si effettua sull’importo totale dei trattamenti percepiti (esempio classico: pensione di vecchiaia e di reversibilità). Ecco due esempi di calcolo della quota cedibile.

Pensionato tutelato.  Prima di versare alla banca o alla società finanziaria l'importo della rata trattenuta dalla pensione, l'Inps verifica la presenza di alcune condizioni a tutela del pensionato:

1) la banca o la finanziaria devono avere tutti i requisiti richiesti dalla legge per questo tipo
di operazione;

2) il tasso applicato al prestito dev’essere inferiore al "tasso soglia" anti-usura per gli enti finanziari accreditati o al tasso convenzionale stabilito per la propria fascia di età per il prestito erogato da ente finanziario convenzionato;

3) la rata contrattualmente prevista non deve superare un quinto dell'importo della pensione;

4) nel contratto devono essere indicate tutte le spese (istruttoria, estinzione anticipata, premio assicurativo per premorienza, commissioni, interessi).

Le convenzioni. Al fine di contenere il livello dei tassi d’interesse e favorire quindi i pensionati, l'Inps ha predisposto una Convenzione, sottoscritta da numerose banche e società finanziarie, che garantisce tassi più favorevoli rispetto a quelli di mercato. L'elenco delle Banche e degli Istituti convenzionati è disponibile su questo sito seguendo il percorso sotto indicato: Servizi Online>Elenco di tutti i servizi>Cessione quinto>Gestione Enti Convenzionati.

www.inps.it

Leonardo Comegna

Così la cessione del quinto