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PENSIONI: IL 30 NOVEMBRE DUE SCADENZE PER L’USCITA ANTICIPATA

Due importanti scadenze si avvicinano sul fronte pensioni. Il prossimo 30 novembre parte il secondo tempo per i ritardatari delle richieste di Ape sociale e i cosiddetti “precoci” che maturano i requisiti entro il 31 dicembre. Lo stesso termine vale per gli addetti alle attività usuranti che realizzeranno i prescritti requisiti nell’arco dell’anno 2018.

Ape sociale e quota 41. Si avvicina l’apertura della seconda finestra utile per l’accesso al pensionamento anticipato. I soggetti che raggiungono i previsti requisiti per accedere all’Ape sociale e i cosiddetti “precoci” entro il 2017, che non hanno presentato domanda entro lo scorso 15 luglio, possono ora avanzare la richiesta entro il 30 novembre. Si tratta, in particolare, di coloro che non erano in possesso dei requisiti oggettivi richiesti dalla legge, oppure chi non è riuscito a produrre la documentazione necessaria entro la scadenza del 15 luglio. 

Requisiti e risorse. Va ricordato infatti che i requisiti oggettivi per il conseguimento delle prestazioni devono  sussistere al momento dell'istanza, e cioè:

1) lo stato di disoccupazione dovuto a licenziamento accompagnato dall’esaurimento integrale dell'ammortizzatore sociale (Naspi/mobilità);

2) stato d’invalidità del 74%;

3) assistenza al disabile convivente da almeno 6 mesi;

4) svolgimento di mansioni gravose o usuranti.

I requisiti contributivi e anagrafici, invece, possono essere maturati successivamente: i 63 anni (per l’Ape sociale), il minimo di 30 o 36 anni, 41 anni per i precoci, ma anche i tre mesi d’inoccupazione dal termine del sussidio di disoccupazione (per i disoccupati), della condizione di aver svolto un’attività gravosa per almeno 6 anni negli ultimi 7. Questi requisiti possono essere raggiunti entro il 31 dicembre.

Un esempio per capirci meglio. Il signor Bianchi, disoccupato di 63 anni con 34 anni di contributi, ha terminato la Naspi (l’assegno di disoccupazione) nel mese di agosto e pertanto non poteva produrre l'istanza il 15 luglio, in quanto l'ammortizzatore sociale a tale data non era ancora esaurito (non erano trascorsi i tre mesi). Ora presentando la richiesta entro il 30 novembre, potrà ottenere l’Ape sociale dal primo dicembre.

A questo punto occorrerà fare i conti con le risorse messe a disposizione dalla Legge di Stabilità, e cioè 300 milioni di euro per l’Ape e 360 per la “quota 41”. Nell'elaborazione delle graduatoria, l'Inps darà priorità a coloro che prima maturano il requisito pensionistico, cioè coloro che sono più vicini all'età di vecchiaia, per l'Ape sociale, ovvero alla pensione anticipata, nel caso dei lavoratori precoci. E a parità di distanza, la graduatoria sarà ordinata in base a chi prima ha prodotto la domanda (che dev’ essere fatta esclusivamente via web). Non resta altro che attendere la risposta dell’Inps (sì o no) entro la fine dell’anno.

Lavori usuranti. Si tratta di una particolare disciplina che prevede una deroga alle ordinarie regole sul pensionamento anticipato. Ne possono fruire solo i lavoratori di 61 anni di età, in possesso del requisito di anzianità contributiva non inferiore a 35 anni, che rientrino in una delle seguenti categorie:

1) impegnati in mansioni particolarmente usuranti (lavori in galleria, asportazione di amianto, ecc.);

2) turnisti che prestano la loro attività nel periodo notturno per almeno 6 ore per un numero minimo di giorni lavorativi all'anno non inferiore a 64 e coloro che prestano la loro attività per almeno 3 ore nell'intervallo tra la mezzanotte e le 5 del mattino per periodi di lavoro di durata pari all'intero anno lavorativo;

3) addetti alla cosiddetta “linea catena” che operano all'interno di un processo produttivo in serie, contraddistinto da un ritmo collegato a lavorazioni o a misurazione di tempi di produzione;

4) conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.

In tutte le ipotesi, il diritto al trattamento pensionistico anticipato è riconosciuto solo nel caso in cui l’interessato abbia svolto una delle predette attività lavorative per un periodo di tempo pari ad almeno 7 anni negli ultimi 10, ovvero per almeno la metà della vita lavorativa. Ai fini dell'accesso al beneficio, il lavoratore, qualora perfezioni i requisiti nell’arco del 2018 deve trasmettere la relativa domanda e la necessaria documentazione entro il 30 novembre. Al riguardo, occorre aggiungere che la presentazione della domanda oltre i termini, in caso di accertamento positivo dei requisiti, prevede il differimento della decorrenza del trattamento pensionistico pari a:

1) un mese, per un ritardo inferiore o pari ad un mese;

2) due mesi, per un ritardo superiore a un mese e inferiore a tre;

3) tre mesi per un ritardo della presentazione pari o superiore a tre mesi.

www.inps.it