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OSSERVATORIO UNISALUTE: SEMPRE PIÙ ITALIANI PRATICANO UN SPORT

Aumentano gli italiani che praticano regolarmente uno sport: il 22% degli intervistati fa una regolare attività fisica più volte a settimana, il 16% una volta a settimana, il 45% saltuariamente e solo il 18% ha dichiarato di non fare mai nessuna attività fisica. La fascia di età più pigra risulta quella compresa tra i 35 e i 44 anni, mentre gli italiani tra i 30 e i 34 anni sono i più attivi. Sono le indicazioni che emergono dall’ultimo Osservatorio Sanità di UniSalute, la compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria, attraverso un’indagine condotta su tutto il territorio nazionale.

La salute è senz’altro la motivazione principale che spinge gli italiani a praticare sport (29%). A pari merito si colloca tuttavia il fatto che, muovendosi, gli intervistati si sentano meglio con se stessi, mentre al terzo posto (26%) c’è il desiderio di volersi mantenere in forma; la perdita di peso è il motivo scatenante per solo l’11% degli intervistati.

UniSalute ha chiesto poi agli italiani in quali sport preferiscono cimentarsi: prima fra tutte la passeggiata (55%), che raggiunge il 64% tra gli over 65. Il 25% preferisce fare esercizi in casa, mentre il 19% pratica la corsa. In realtà gli italiani che decidono di iniziare a correre sono sempre di più, basti pensare che nel nostro Paese sono quasi 40mila le persone che nel 2016 hanno concluso almeno una maratona. Probabilmente gli italiani hanno preso coscienza del fatto che correre non solo aiuta a tenere sotto controllo il peso e gli zuccheri nel sangue, ma migliora lo stato della circolazione sanguigna e dà una mano anche all'umore.

E’ importante però che gli italiani capiscano l’importanza di non improvvisarsi atleti: dall’indagine di UniSalute risulta infatti che il 71%, invece di affidarsi a qualche esperto per praticare in modo corretto attività fisica, preferisce fare da solo, l’11% si affida a un personal trainer e solo il 7% si mette nelle mani di un preparatore atletico.

“Praticare regolarmente un'attività fisica è una delle abitudini migliori in grado di garantire il benessere fisico,” commenta Fiammetta Fabris, Direttore generale di UniSalute, “la mancanza di movimento è uno dei principali fattori di rischio per la salute, senza contare l’aspetto economico: l'inattivi­tà non solo ha un pesante impatto negativo in forma di costi diretti per il sistema sanitario, ma anche un elevato costo indiretto in termini di aumento dei congedi per malattia o delle inabilità al lavoro. Crediamo fortemente che la salute passi attraverso un corretto stile di vita, e che questo sia fondamentale per vivere non solo più a lungo ma anche per mantenere un corpo sano. Per questo sponsorizziamo per il secondo anno UniSalute Run Tune Up, e lo scorso 9 settembre abbiamo organizzato una conferenza a Bologna dal titolo “Diversamente giovani: come vivere fino a 120 anni”: speriamo di aver dato un’occasione per confrontarsi sul tema, attraverso l’esperienza di noti sportivi e il contributo scientifico di medici e accademici”.

www.unisalute.it