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VIA LIBERA ALL’APE VOLONTARIO, ON LINE LE RICHIESTE DI LIQUIDAZIONE

Via libera all'Ape volontario. Chi è in possesso della certificazione del diritto da parte dell'Inps può fare richiesta, on line, di erogazione dell’Anticipo pensionistico volontario. Lo strumento attraverso cui sarà più flessibile l’età di pensionamento ricorrendo al sistema bancario e assicurativo si rivolgerà, secondo le stime (generose) del Governo, a una platea potenziale di circa mezzo milione di persone. L’ha annunciato l’Inps con una nota (messaggio n. 1604 del 12 aprile), dove si dice che la domanda include il contratto di prestito con indicazione della banca scelta (per ora solo Intesasanpaolo ha aderito alla convenzione) e il contratto di assicurazione contro il rischio premorienza, con indicazione della compagnia scelta (quelle aderenti sono Unipol e Allianz).

Che cos’è.  E’ un progetto sperimentale che durerà sino alla fine del 2019, termine prorogato di un  anno dalla Legge di bilancio 2018, che consente il prepensionamento a chi ha raggiunto almeno i 63 anni di età. (si veda lo speciale, www.iomiassicuro.it/speciali/speciale-ape-volontario).

A differenza dell’Ape sociale, riservata ad alcune categorie di lavoratori in condizioni disagiate e il cui costo è a carico dello Stato, l’Ape volontario  è un vero e proprio prestito oneroso, erogato da una banca in quote mensili per 12 mensilità e garantito dalla pensione di vecchiaia, che il beneficiario otterrà alla maturazione dei requisiti richiesti. In sostanza, il prestito sarà restituito in 260 rate che saranno trattenute dall’Inps al momento del pagamento della pensione compresa la tredicesima mensilità; la restituzione inizierà dal primo accredito della pensione di vecchiaia e ci concluderà dopo vent’ anni.

I requisiti. Per accedere al prestito è necessario avere, al momento della richiesta, i seguenti requisiti

1) almeno 63 anni di età e 20 anni di contributi;  -

2) maturare il diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi; 

3) l’importo della (futura) pensione mensile dev’essere pari ad almeno 1,4 volte il trattamento minimo Inps (710 euro mensili circa, compresa la rata di ammortamento).

Il prestito durerà da un minimo di 6 a un massimo di 43 mesi e l'importo che si può richiedere oscilla da un minimo di 150 euro mensili a un massimo compreso tra il 75% e il 90% della pensione netta maturata al momento della richiesta, a seconda dei mesi di anticipo richiesto. Più precisamente, l’importo massimo è così articolato:

1) se l’anticipo è superiore a 3 anni si potrà chiedere fino al 75% della pensione;

2) se è compreso tra 24 e 36 mesi, l’80%;

3) tra 12 e 24 mesi,  l’85%;

4) se meno di 12 mesi il 90%.

Tre domande. Per ottenere l'Ape volontario occorrono tre domande. La prima è quella di “certificazione del diritto”, presupposto per avervi accesso. La seconda è la “domanda di Ape”, ossia la vera e propria richiesta che dev’essere presentata insieme alla “domanda di pensione di vecchiaia” (la terza), la cui efficacia resta tuttavia condizionata all'accesso al prestito.

Fai da te. Ora, quindi, è possibile presentare la seconda (e terza) domanda. Compilate secondo i modelli contenuti nel decreto attuativo (Dpcm n. 150/2017), sottoscritte con firma elettronica avanzata e presentate all'Inps con uso dell'identità digitale Spid di almeno secondo livello. E’ esclusa quindi la possibilità di affidare in tutto la gestione della pratica a un professionista o a un patronato. In allegato va trasmessa anche la terza domanda, quella delle pensione di vecchiaia, che è irrevocabile. Una volta richiesta l'Ape e con essa la pensione, non si può fare marcia indietro, salvo che entro un limitato tempo di 14 giorni.  L'Ape ha decorrenza successiva alla domanda, tranne che per chi vanti il possesso dei requisiti dal primo maggio 2017 (cioè dall'originaria decorrenza di legge). In questo caso, si può richiedere la liquidazione degli arretrati, presentando domanda entro il 18 aprile.

Quanto costa. Per i primi due mesi i tassi d’interesse saranno del 2,838% in fase di erogazione e del 2,938% sul periodo di ammortamento. Oltre a queste, però, ci sono da prendere in considerazione altre variabili che sono:

1) la durata;

 2) la detrazione del 50% degli interessi e del premio assicurativo;

3) il costo della polizza per il rischio di morte (gli eredi avranno la reversibilità per intero) e la commissione del 1,6% per un Fondo di garanzia che serve ad assicurare le risorse a disposizione.

Ricapitoliamo. L’Ape parte con un tasso annuo nominale lordo (Tan) del 2,838% in fase di erogazione e del 2,938% sul periodo di ammortamento. A questo valore corrisponderà un tasso annuo effettivo globale (Taeg) lordo compreso tra il 5,89% e il 6,23%, a seconda che venga richiesto un anticipo di 43 o 12 mesi prima della pensione, per un costo, al netto del credito fiscale, compreso tra il 3,31% e il 3,43%. Ne vale la pena?

www.inps.it

Leonardo Comegna