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FONDI PENSIONE, DAL PRIMO GIUGNO NUOVE REGOLE SULLE ADESIONI

Scattano dal primo giugno le nuove regole della Covip (l’Autorità di vigilanza del settore) sull’adesione alla previdenza complementare. Le norme puntano a semplificare e razionalizzare i documenti informativi, in modo da aumentare i livelli di trasparenza e confrontabilità delle informazioni utili a un’adesione sempre più consapevole e informata. Optare per la previdenza complementare non sempre è così agevole, né è così semplice districarsi nel fiume d’informazioni che molte volte potrebbero indurre a rinunciarvi definitivamente. Per evitare sorprese e scelte delle quali poi pentirsi - l’adesione alla previdenza di secondo pilastro, come si sa, è irreversibile - ben vengano dunque le indicazioni operative rivolte principalmente ai fondi e alla ricaduta sui possibili aderenti.

Questionario di autovalutazione. Una delle principali novità delle nuove disposizioni è rappresentata dalla previsione di un “Questionario di autovalutazione” che l’interessato deve compilare in sede di adesione prima di operare la scelta d’investimento personale. L’obiettivo è quello di orientare l’aderente, indipendentemente dall’offerta previdenziale della singola forma pensionistica. Il questionario deve stare all’interno del “modulo di adesione.  In quest’ottica, la struttura, i contenuti e la griglia di autovalutazione del Questionario non sono modificabili, quindi le forme pensionistiche dovranno riportarlo all’interno del “modulo di adesione” esattamente come è stato definito nello schema della Nota informativa”, il documento che illustra le caratteristiche e il funzionamento della forma pensionistica, che i Fondi devono obbligatoriamente consegnare precedentemente all’adesione Se lo ritiene necessario, la forma pensionistica può acquisire, in fase di adesione, ulteriori elementi informativi integrando il modulo,  ovvero ricorrendo a modalità alternative (ad esempio, fogli aggiuntivi), purché non si alteri le caratteristiche di snellezza e semplicità dello stesso.

Scheda dei costi. Nel rivedere lo schema di Nota informativa, la Covip ha prestato ancora maggior attenzione al profilo delle spese, individuando nella “Scheda dei costi” lo strumento volto a consentire di paragonare le varie offerte sul mercato sotto il profilo dell’economicità. Vengono quindi riportate, come in passato, informazioni sulle singole voci di costo che gravano, direttamente o indirettamente, sull’aderente nella fase di accumulo della prestazione previdenziale, e l’Indicatore sintetico dei costi (Isc) accompagnato anche da un grafico che illustra l’onerosità della forma pensionistica rispetto alle altre forme.

La Covip ricorda che la Scheda dei costi dev’ essere accessibile e scaricabile “nel modo più semplice possibile” dalle pagine dei siti Web dedicati ai fondi pensione, avendo cura di dare chiara evidenza alla versione in vigore. Le forme pensionistiche dovranno inoltre adottare tutti i necessari accorgimenti tecnici affinché la scheda medesima sia facilmente reperibile utilizzando i principali motori di ricerca. Per facilitare la reperibilità della Scheda dei costi da parte degli interessati, l’Autorità di vigilanza ha in programma di pubblicare sul proprio sito istituzionale un elenco dei link relativi alle schede delle forme pensionistiche complementari, che dovranno avere cura di tenerli aggiornati.

www.covip.it