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ERRORI DI AGENTI E BROKER: ECCO I PIÙ FREQUENTI

Le polizze di responsabilità civile tutelano l'assicurato in caso di danni da lui provocati involontariamente ad altre persone o ad aziende. Ma che cosa succede se l'assicurato è l'agente o il broker, e il danneggiato è il suo cliente?

A questa domanda ha provato a rispondere l’Osservatorio Europeo degli Intermediari Assicurativi di Cgpa Europe, presentato a Milano lo scorso 19 ottobre, che ha esaminato i sinistri di responsabilità civile denunciati da agenti e broker assicurati dalla compagnia in un arco di tempo lungo, cioè dal 2014 al 2022.

Gli errori professionali degli intermediari che causano richieste di risarcimento assicurativo da parte dei clienti, ha osservato lo studio, riguardano in gran parte le coperture Rc auto, con il 41,2% di sinistri denunciati. Seguono le altre polizze di responsabilità civile (14,2%) e quelle danni diretti ai beni (11,8%).

I presunti errori amministrativi o gestionali sono invece la causa più frequente del mancato o inesatto adempimento degli obblighi professionali (nel 45,8% dei casi, anche se questa casistica causa la richiesta di appena l'11,9% degli indennizzi); di questi, il 71,4% riguarda l'indicazione sbagliata della targa nelle polizze Rc auto (71,4%), la mancata o tardiva messa a cassa dei premi (8,2%) o la gestione errata delle garanzie offerte o delle proposte (6,3%).  

Dopo gli errori amministrativi o gestionali, è la volta di quelli per violazione dell’obbligo di informazione e del dovere di consiglio e consulenza (30,5%, con un 33,45% delle richieste di indennizzo) e dei sinistri originati dall’infedeltà di un collaboratore (15,5%, che però guida la classifica dal punto di vista economico: 49,48%).

La violazione degli obblighi, prosegue la ricerca, si verifica più spesso nella fase precontrattuale (55,8%), ma anche in corso (29,3%) e durante la gestione di un sinistro (14,9%).