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CRESCITA FOLLE DELLE TRUFFE SULLA RC AUTO

Negli ultimi 12 mesi, i consumatori italiani hanno perso complessivamente quasi 700 milioni di euro a causa delle frodi legate alle assicurazioni Rc auto o moto. Lo rivela un'indagine che Facile.it ha commissionato a mUp Research e Norstat. A essere colpiti, ben 2,3 milioni di cittadini, il 300% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

 

I canali utilizzati. Gli imbrogli (andati a buon fine o solo provati) sono stati effettuati soprattutto via web, con un falso messaggio di posta elettronica che rimanda a un sito clone (nel 42% dei casi).

Frequenti anche i contatti da parte di un finto call centre (23%, contro l'11% del periodo precedente), oppure con sms  (21%) e porta a porta (20%).

Si affacciano, come strumenti per truffare gli ignari consumatori, anche social network (9%) e applicazioni di messaggistica istantanea (8%).

 

Le vittime. Le vittime più frequenti sono i giovani fra i 25 e i 34 anni (9,1%, contro una media del 5,6%), soprattutto se residenti al sud o nelle isole (6,8%) oppure nell'Italia centrale (5,9%).

Sorprendentemente, i più colpiti sono i laureati, con una percentuale del 7,8%.

 

Solo la metà sporge denuncia. Dopo la frode, solo una vittima su due sporge denuncia, specialmente per evitare che la notizia si sparga nell'ambito familiare o tra i conoscenti (31,3%), per timore di passare per ingenuo (27,1%) o per l'entità modesta del danno economico (20,8%); meno persone evitano di denunciare perché sicuri di non recuperare il maltolto (16,7%, in netto calo rispetto al 33,3% del periodo precedente).

"Un aumento tanto rilevante delle frodi in un periodo così ristretto", afferma Andrea Ghizzoni, managing director insurance di Facile.it, "può essere letto anche in relazione ai rincari subiti dagli automobilisti e motociclisti per sottoscrivere una polizza e la conseguente voglia di cercare possibilità di risparmiare, purtroppo non sempre affidandosi a metodi sicuri. I malfattori sfruttano questa necessità per far cadere nella propria trappola gli utenti".