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LAVORO DOPO LA PENSIONE, QUALI SONO LE REGOLE

Visto che la legge me lo consente, ho regolarmente lavorato dopo il pensionamento versando i relativi contributi: che fine faranno questi ultimi? Devo considerarli perduti, oppure posso in qualche modo utilizzarli? È una domanda abbastanza frequente. Con le ultime riforme in materia previdenziale, per un pensionato oggi è possibile continuare tranquillamente a lavorare cumulando i redditi da lavoro con la prima pensione. In molti si chiedono però cosa succede ai contributi versati durante questo periodo. Diciamo subito che queste somme non vanno perse, anzi. Possono infatti dare luogo a un’ulteriore quota di rendita (magari di modesta entità), che si aggiunge a quella già liquidata in via principale. Vediamo meglio quali sono le regole in materia.

La legge. A coloro che proseguono l'attività lavorativa, la legge 155 del 1981 riconosce un “supplemento” dopo almeno cinque anni dalla decorrenza della pensione. Il supplemento si somma al vitalizio in pagamento e diviene a tutti gli effetti parte integrante di questo, dalla data di decorrenza del supplemento stesso. Facciamo un esempio. Un lavoratore che è andato in pensione il primo settembre 2013 e che ha lavorato successivamente a questa data, potrà chiedere il supplemento a partire dal primo settembre 2018. 

Termine breve per gli anziani. L’interessato, inoltre, ha la facoltà di richiedere per una sola volta la liquidazione del supplemento (il primo o uno dei successivi), quando siano trascorsi anche solo due anni dalla decorrenza della pensione o dal precedente supplemento. In questo caso, però, è richiesta una condizione: il compimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia. Perciò, tornando all'esempio, chi è andato in pensione nel 2013 poteva richiedere il supplemento anche a partire dal primo settembre 2015, a condizione però di avere compiuto 66 anni e 3 mesi (63 anni e 9 mesi se lavoratrice dipendente, 64 anni e 9 mesi se autonoma).

Prima della riforma Monti-Fornero. Diversa, e più favorevole, la situazione nei confronti di coloro che entro il 31 dicembre 2011 abbiano raggiunto i requisiti per l'assegno di vecchiaia previsti dalla disciplina ante riforma Monti-Fornero, e cioè 60 anni le donne e 65 anni gli uomini, insieme a 20 anni di contributi. In questa circostanza, l'età pensionabile da raggiungere ai fini del conseguimento del supplemento con il termine breve resta quella regolata dalla disciplina ante-Fornero.

Importo. Per determinare l’importo del supplemento, vengono seguiti i criteri generali delle pensioni. Per i periodi successivi al 31 dicembre 1995 si utilizza il sistema retributivo, se il titolare ha già maturato 18 anni di contributi a tale data, fermo restando che i contributi versati a partire dal primo gennaio 2012 saranno conteggiati con il criterio contributivo. Facciamo un altro esempio. Ipotizziamo una pensionata con un assegno a calcolo (quanto effettivamente maturato) di 450 euro, ma che percepisce il minimo e cioè 508 euro (507,42 per la precisione). Poniamo il caso che il supplemento, calcolato sula base della contribuzione versata dopo il pensionamento, ammonti a 70 euro: la sua pensione aumenterà di soli 12 euro, perché i restanti 58 euro vengono “assorbiti” dall’integrazione al minimo.

Pensione supplementare. Molti confondono il supplemento di pensione con la pensione supplementare. È vero che le due prestazioni hanno in comune il fatto che possono essere ottenute soltanto da chi è già in pensione, ma la differenza è notevole. La pensione supplementare spetta ai lavoratori già titolari di un trattamento pensionistico quando i contributi versati in un altro fondo non sono sufficienti per raggiungere il diritto a un’altra prestazione autonoma. Il caso classico è quello di un pensionato ex dipendente che ha svolto una breve attività di consulenza (con contribuzione nella Gestione separata Inps), inferiore a cinque anni. Raggiunta l’età per la pensione di vecchiaia potrà utilizzare questa contribuzione per la liquidazione di una pensione supplementare.   

www.inps.it

Leonardo Comegna